Teatro Lirico, Michele Pipia: “”Gestione approssimativa”.
Una gestione approssimativa. Questo il commento impietoso condiviso oggi del candidato alla poltrona di sindaco Michele Pipia, sulla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, orfana, secondo il candidato alle elezioni primarie del centrosinistra, di un “Sovrintendente e una governance all’altezza di una Fondazione così importante”.
“Dopo la denuncia dei lavoratori e dei Sindacati del Teatro Lirico di Cagliari in merito a “compensi extra contrattuali” erogati ad alcuni dipendenti per lo svolgimento di mansioni e ricoprire incarichi senza alcuna manifestazione di interesse interna e senza alcuna valutazione di titoli – si legge nella nota di Pipia -, la Fondazione diretta da Nicola Colabianchi, torna al centro dell’attenzione dopo alcune procedure discutibili che dovranno essere chiarite quanto prima”.
“Nei giorni scorsi, nella pagina Instagram “Danza Error System”, è stata portato alla luce l’ennesimo caso di mala gestione da parte del Sovrintendente Colabianchi – spiega Pipia -. Nel video postato sul social network viene ricostruita tutta la procedura che ha portato all’assegnazione di spazi e attività ad una scuola di danza privata”.
Una vicenda ripercorsa nella nota del candidato alle primarie del centrosinistra: “Nel dicembre 2021 il Sovrintendente Colabianchi, con Determinazione n. 317 del 27 dicembre 2021, ha indetto la “Manifestazione di interesse atta ad ospitare una compagnia di danza volta a creare una Scuola Professionale di Formazione di Danza annessa in residenza”. Sempre dalla determinazione si legge che si “deve prevedere il coinvolgimento di soggetti di chiara fama a livello nazionale ed internazionale, finalizzato alla formazione di danzatori, insegnanti e coreografi nel settore della danza classica e neoclassica; che tale progetto deve essere teso inoltre a sostenere ed a mitigare le difficoltà riscontrate dai
residenti dovute all’ insularità; che tale progetto avrà una durata iniziale di 3 anni, eventualmente rinnovabile; che la Fondazione interverrà mettendo a disposizione degli spazi idonei all’interno del Teatro, previo rimborso delle spese vive di gestione, da determinare con apposita scrittura, per l’organizzazione di work training / master / workshop / clinic / produzioni, con particolare attenzione ai residenti in Sardegna ed alle professionalità residenti sul territorio isolano”.
“Tale atto – ricorda Pipia – è stato oggetto anche di interrogazioni parlamentari volte all’allora Ministro della Cultura e dello Spettacolo Dario Franceschini poiché violerebbe la normativa che regola il funzionamento delle Fondazioni Lirico Sinfoniche e anche lo Statuto del Teatro Lirico di Cagliari. Alla scadenza del 28 febbraio 2021 sono tre le proposte e viene individuata l’Accademia Ucraina di Balletto come futuro beneficiario di spazi, maestranze e visibilità. Attenzione però l’Accademia Ucraina di Balletto non va confusa con il Centro Internazionale di Balletto Ucraina, partner formativo dell’Accademia, tanto meno con il più famoso Teatro accademico nazionale dell’opera e del balletto dell’Ucraina T. G. Shevchenko”.
“Viene spontaneo chiedersi quali siano le tre proposte giunte al Protocollo del Teatro Lirico di Cagliari – chiosa Pipia -, così come sarebbe utile sapere se è stata creata una commissione di esperti per valutare le richieste e assegnare gli spazi di via Sant’Alenixedda che, in termini pratici, risulterebbero affittati ad una scuola privata milanese con succursale a Cagliari. Come è possibile che una società o scuola privata partecipi ad una manifestazione d’interesse senza sapere prima quali sono i vincoli, i canoni e le spese da sostenere? Altresì quali canoni recupera il Teatro Lirico e quali vantaggi potrà averne”.
“Ad oggi sappiamo che, dal 21 al 26 maggio, sarà in scena il balletto “La fille mal gardée” coreografato da Egor Scepaciov, Direttore Artistico dell’Accademia Ucraina di Balletto, e la partecipazione del “Corpo di Ballo e Solisti” della stessa Accademia. Anche qui ci teniamo a sottolineare la leggerezza della Sovrintendenza e della Direzione Artistica, sempre la stessa persona, nell’ingaggiare gli allievi (quindi non ballerinə professionistə)di una Scuola di Danza privata e spacciarlo per Corpo di Ballo che, ricordiamo, può essere definito tale solo in seguito alla professionalizzazione ed inserimento, tramite audizione, nello staff di una Fondazione Lirica e Sinfonica”, dichiara Pipia.
“Ci auguriamo che anche il Sindaco di Cagliari nonché Presidente della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari chieda chiarimenti al Sovrintendente Colabianchi e ponga rimedio alle storture che, in questi anni, hanno condizionato la gestione del Lirico. Anzi, vista l’imminente fine della legislatura fallimentare del Sindaco Truzzu e viste le voci di una
possibile partenza del Sovrintendente verso il Teatro La Fenice di Venezia, così come riportato dal giornale “La Stampa” del 12 marzo scorso, chiediamo che non vengano più presi provvedimenti che vincolino la futura gestione della Fondazione”, conclude Pipia.