Teatri in via di estinzione, giovani compagnie allo Spazio Bunker.

Teatro contemporaneo, performing art, musica, danza, incursioni multimediali. Allo Spazio Bunker di Sassari ritorna la rassegna Teatri in via di estinzione, della compagnia Meridiano Zero, punto di riferimento locale per le giovani compagnie e per un pubblico “attento ai nuovi sguardi sul presente“.

Il primo appuntamento è in programma sabato 14 gennaio alle 21 (in replica domenica alle 19) con lo spettacolo “Discobunker” di Stefano Mereu e Marianna Bianchetti. Prodotto da Centripeta Discobunker racconta di un essere umano che sceglie di sopravvivere affidandosi ai propri impulsi, un uomo solo in un mondo distrutto dalle forze della natura che hanno preso il sopravvento, ridefinendo la presenza umana sulla Terra.

LEGGI ANCHE:  Il ‘finto oro’ di Cimabue ai raggi X del sincrotrone.

Seguirà lo spettacolo musicale “Le foglie immobili” (28 e 29 gennaio) dei Magnificat (Alessandro e Sebastian Muroni), Nadia Imperio e le sue marionette a filo nei giorni 11 e il 12 febbraio con “Casa Con Bambole Rotte Ovvero Thelma e Louise Sono Morte”, dove le due eroine del titolo trascorrono il loro tempo eterno a guardare il reality “Casa di Bambola”, tentando un dialogo che mai si sviluppa d ponendosi domande che spesso non hanno risposta”.

Il 25 e 26 febbraio, infine, la compagnia Teatro d’inverno porta al bunker la pièce teatrale “Venere in pelliccia”, liberamente tratta da La Vénus à la fourrure di David Ives, ispirato all’omonimo romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, regia di Giuseppe Ligios e Aaron Gonzalez, con Antonello Foddis e Giuseppe Ligios. “Tutto si svolge in un teatro di periferia, dopo una giornata passata a fare audizioni per trovare l’attrice che possa interpretare il lavoro che si prepara a mettere in scena … nessuna di loro possiede lo stile necessario per il ruolo da protagonista quando appare un attore alla ricerca disperata di un lavoro, sfrontato e pronto a tutto pur di fare il provino”.

LEGGI ANCHE:  "CasaCostruendo", giovani talenti in scena a Latte Dolce.