Tassi di interesse, Maria Veronica Rossi: “Un anno di politica monetaria restrittiva dalla BCE”.

Da circa un anno la BCE ha adottato una politica monetaria restrittiva, ricorrendo in più occasioni al rialzo dei tassi di interesse nell’arco di meno di dodici mesi con l’intento di contenere l’aumento dei prezzi. Lo ha evidenziato, lo scorso mese di luglio, l’eurodeputata di ID, Maria Veronica Rossi che ha chiesto alla Commissione von der Leyen di riferire sul potenziale rischio di recessione prodotto da tale politica monetaria e sulle misure per la mitigazione degli effetti dell’aumento dei tassi sulla condizione finanziaria di famiglie e imprese particolarmente vulnerabili nell’Ue, specialmente con riferimento ai mutui ipotecari.

Sul tema il Commissario Paolo Gentiloni ha precisato che “la Banca centrale europea ha adattato la propria politica monetaria, sulla quale decide autonomamente, innalzando dal luglio 2022 i suoi tassi di riferimento di 450 punti base. Ciò ha accresciuto i tassi attivi e gli incentivi al risparmio, che è quanto normalmente si riscontra in un efficace processo di trasmissione della politica monetaria”.

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“I dati di mercato – prosegue l’esponente della Commissione von der Leyen – indicano che l’ultimo rialzo di 25 punti base, annunciato il 14 settembre 2023, è stato largamente previsto dagli investitori, generando una risposta di mercato contenuta e favorevole. Le ultime previsioni della Commissione indicano una crescita moderata ma continua nel 2023 e nel 2024 tanto nella zona euro quanto nell’UE nel suo complesso”.

Sul sostegno alle persone e imprese “fragili”, il commissariio italiano ha poi confermato che “la Commissione sostiene la fornitura di protezione sociale dagli shock temporanei e ha raccomandato di destinare tale sostegno alle persone più bisognose. Ad esempio, la direttiva (la 2014/17/UE) sul credito ipotecario prevede alcune garanzie per i consumatori in difficoltà con i pagamenti o che sono a rischio di pignoramento. Inoltre, come annunciato nella nuova agenda dei
consumatori, la Commissione sta migliorando la disponibilità e la qualità dei servizi di consulenza in materia di debito. La direttiva relativa a salari minimi adeguati (la 2022/2041) contribuisce a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e la raccomandazione del Consiglio relativa a un adeguato reddito minimo che garantisca l’inclusione attiva stabilisce il modo in cui gli Stati membri possono rendere più efficaci i loro regimi di reddito minimo e far uscire le persone dalla povertà. Oltre a ciò, le misure proposte nell’ambito di Next Generation EU, di REPowerEU, del Fondo sociale per il clima e della comunicazione della Commissione del 2021 sui prezzi dell’energia, incidono positivamente sui costi dell’energia di imprese e famiglie”.

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