Talenti in Europa: la Commissione offre assistenza tecnica ai Paesi Ue. Che farà la Sardegna?
La Commissione europea offrirà assistenza tecnica a 11 regioni dell’UE per aiutarle a sfruttare il loro potenziale per attrarre, trattenere e sviluppare talenti. Questo l’obiettivo dell’invito a manifestare interesse rivolto a tutte le regioni dell’UE che registrano un rapido calo della popolazione in età lavorativa e bassi livelli di istruzione superiore. La Sardegna, quindi, dovrebbe vincere a mani basse ma, come facilmente desumibile, potrebbe non essere presentata alcuna candidatura da parte delle istituzioni regionali entro il 20 ottobre, giorno della scadenza della call.
Eppure, nell’attuale contesto di aumento delle disparità territoriali e di crescente divario tra zone urbane e rurali, la Sardegna continua ad essere gravemente colpita dalla diminuzione della popolazione in età lavorativa, con una perdita di persone (specialmente appartenenti al segmento della popolazione produttiva), una bassa percentuale di laureati (da comprendere visto il tenore delle principali istituzioni universitarie dell’Isola) e diplomati dell’istruzione superiore e una mobilità negativa della popolazione di età compresa tra i 15 e i 39 anni.
Insomma, una regione vittima della cosiddetta “trappola per lo sviluppo dei talenti” e governata da “presenze” prive di alcun talento funzionale alla crescita della comunità sarda.