Sviluppo delle comunità energetiche, Maria Laura Orrù: “Pensare ad un modello virtuoso di produzione e distribuzione di energia pulita”.
La transizione energetica, intesa come costruzione di un nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili, è necessaria e urgente. Ne è convinta l’esponente del gruppo dei Progressisti Maria Laura Orrù, prima firmataria di un emendamento alla legge finanziaria regionale mirato a sostenere lo sviluppo delle comunità energetiche nell’Isola.
“La situazione sociale già pesantemente compromessa dalla pandemia, rischia una destabilizzazione ancora maggiore dovuta al caro energia degli ultimi mesi – spiega la consigliera regionale -. Un peso dovuto alla combinazione di più fattori in contemporanea, che risulta insostenibile per famiglie ed imprese”.
Da qui l’esigenza di agire su alcuni temi chiave della transizione ecologica, il costo dell’energia e il sostegno all’autoproduzione e all’autoconsumo: “Dobbiamo pensare ad un modello virtuoso di produzione e distribuzione di energia pulita, che non può limitarsi, se non nel medio periodo, al mantenimento di impianti e centrali a carbone, da dismettere in base ad accordi Comunitari entro il 2030, o alla promozione dell’ utilizzo del metano, meno inquinante ma comunque clima-alterante il cui prezzo lievita secondo regole di mercato libere, e comunque di grande impatto ambientale – prosegue Maria Laura Orrù -. In diversi Comuni della Sardegna è già iniziato un percorso di transizione energetica rivolto all’autoproduzione ed autoconsumo, che sposa gli obiettivi prefissati dalla Comunità Europea per la riduzione della Co2 in atmosfera. Inspiegabilmente il governo regionale con una recente delibera ha finanziato solamente due nuovi Comuni per avviare una sperimentazione da considerare come modello per le altre comunità.
“Mi pare doveroso – conclude – che il Consiglio ponga rimedio a questa ingiusta trascuratezza, prevedendo analoghe risorse per i Comuni che già avevano iniziato il percorso verso le comunità energetiche rinnovabili, e favorire nuovi progetti nelle comunità che volessero intraprendere iniziative di autoproduzione”.
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