Suinicoltura sarda, Dario Giagoni: “Modificare la LR 28”.

Modificare la legge regionale 2 agosto 2018, n. 28 per valorizzare il settore della suinicoltura sarda. Su queste basi il gruppo Lega Sardegna ha depositato la Proposta di legge 186. 

Per il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Dario Giagoni, primo firmatario della proposta di legge: “La suinicoltura in Sardegna non è legata esclusivamente a un aspetto economico o prettamente alimentare ma è anche, e soprattutto, importante elemento culturale ed antropologico che merita di esser rispettato nella sua specificità”.

“Il contenuto della LR 28/2018 per quanto presenti nel suo insieme alcuni articoli che ritengo essere apprezzabili e certamente innovativi, dall’altro ne annovera alcuni che necessitano di modifiche. Per fare un esempio, la legge attualmente in vigore prevede solo due tipologie di allevamento: familiare e professionale”.

LEGGI ANCHE:  L'errore del nome nella scheda. Roberta Loi: "Valuteremo nelle sedi opportune".

“Con la modifica all’articolo 4 della legge n.28 – ha proseguito Giagoni – miriamo a riformulare la definizione di allevamento familiare al fine, anche e soprattutto, di riconoscere e salvaguardare la tradizione millenaria atta ad allevare e produrre in proprio il maialetto per autoconsumo. Consentiremo così di detenere all’interno dell’allevamento familiare tre scrofe e un verro, con il vincolo di consumare i prodotti in ambito esclusivamente familiare, introducendo inoltre la possibilità, su base volontaria, di prediligere la riproduzione con fecondazione artificiale. Un’opzione questa che garantisce risparmi economici e al contempo vantaggi di tipo sanitario”.

Una proposta che guarda anche alla sostenibilità ambientale per il capogruppo della Lega: “E’ prevista, nel testo da noi proposto, la possibilità di utilizzare strutture amovibili a ridotto impatto ambientale adibiti a ricovero per gli animali in grado di rispettare le esigenze di benessere dei suini e al contempo facilmente trasferibili durante l’obbligatoria rotazione delle superfici recintate”. 

LEGGI ANCHE:  Esclusione giovanile, Todde: "Scarso sostegno ai giovani sardi".

Nella provvedimento, ancora, viene distinto l’allevamento della razza sarda in purezza dagli allevamenti di altre razze e incroci certificati: “Un rispetto per il nostro patrimonio storico, culturale e sociale che non può prescindere dalla difesa dell’immenso patrimonio genealogico che gli esemplari di razza sarda rappresentano”.

“Dopo lo stanziamento dei 4.000.000 di euro a favore del comparto, che come partito abbiamo fortemente chiesto e voluto, portare avanti in tempi brevi l’approvazione di questa proposta di legge sarà per noi ennesimo segnale di attenzione e dedizione al mondo della zootecnia in generale e del suinicolo nello specifico”.

Foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *