‘Su Nuraxi’, dove moda e archeologia nuragica si incontrano.

Una commistione tra moda, cinema e archeologia nuragica come risposta alle limitazioni imposte da una pandemia globale, una sfida alle possibilità offerte dal digitale prontamente accolta da Antonio Marras. Lo stilista e artista algherese, in partnership con la Fondazione Sardegna Film Commission, presenta “Su Nuraxi”, cortometraggio che in forma di fiaba utilizza la suggestiva cornice della Reggia del nuraghe di Barumini per presentare la sua collezione di prét-à-porter per l’autunno 2021.
Il video verrà diffuso a partire dal 26 febbraio, durante la prossima settimana della moda milanese che prevede un calendario (dal 23 febbraio al 1° marzo) per lo più digitale a causa, appunto, delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. La moda diventa così un linguaggio per raccontare mondi interconnessi, realtà ancestrali, possibilità offerte dalla bellezza.

“La Regione intende promuovere con forza il carattere identitario delle sue produzioni, delle sua cultura millenaria e del suo territorio anche attraverso manifestazioni di riconosciuto prestigio come questa che si appresta a realizzarsi nello scenario unico di Barumini – dichiara il presidente della Regione Christian Solinas -. Riteniamo che un evento internazionale di questa dimensione possa contribuire a proiettare l’immagine suggestiva della nostra Isola nel mondo. Questa manifestazione, che ha come protagonista la straordinaria testimonianza della civiltà nuragica valorizzata dal talento creativo di uno degli ambasciatori più celebri nel campo della moda, rappresenta un segnale di speranza e ottimismo, nonché un positivo impulso al turismo nella nostra Isola”.

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“Questo progetto – commenta l’assessore regionale dei Beni Culturali e Spettacolo, Andrea Biancareddu – rappresenta un ottimo connubio tra innovazione e alta sperimentazione messe al servizio del patrimonio archeologico e identitario della nostra regione. La Sardegna nuragica rivisitata da un artista totale come Antonio Marras, incontra la contemporaneità anche attraverso i volti di giovani talenti sardi del teatro, del cinema, della moda e dello sport, costruendo una narrazione che reinventa la nostra isola tra tradizione e modernità, offrendosi al mondo con la sua maestosità e senza tradire sé stessa”.

Lo stilista algherese ancora una volta sonda le radici della sua terra facendo “sfilare” le sue creazioni all’interno di uno short movie girato nel complesso nuragico di Barumini, uno dei 55 siti italiani inseriti dall’Unesco nella World Heritage List in quanto comprende l’esemplare meglio conservato di tutti i nuraghi sardi, importante testimonianza dell’ingegno e delle abilità costruttive di una comunità preistorica. Il villaggio di Barumini racconta all’odierno visitatore la storia della civiltà millenaria che ne ha abitato il territorio per un lunghissimo periodo di tempo databile tra l’età del Bronzo e il III secolo d. C. Marras trasforma le sue modelle nelle “fate Tanittas” che secondo la leggenda abitavano il Nuraghe, e che in tempo di pandemia si trasformano in portatrici di un messaggio di speranza. 150 persone e 3 giorni di lavori sulla scena (dal 15 al 17 febbraio) in cui viene garantito il pieno rispetto del protocollo di sicurezza anti Covid-19 anche grazie alla scelta di girare il film-sfilata in spazi aperti.

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Marras aveva scelto la Sardegna anche nel 2018 nel presentare in anteprima nazionale lo spettacolo teatrale “Mio cuore, io sto soffrendo” al Teatro Massimo di Cagliari; inoltre molte campagne pubblicitarie delle sue linee vengono ambientate nei dintorni di Alghero: numerosi sono i rimandi alla sua terra d’origine nella sua opera, che spaziando dalla moda alle arti visive in un dialogo continuo tra tutte le arti, crea un’alchimia che da sempre nutre la creatività del designer. Per Marras non esistono confini geografici e la realizzazione del video vuole dimostrare che in Sardegna, terra generosa e fertile di idee, si è in grado di realizzare eventi con risorse locali degne dei grandi show delle capitali della moda mondiali, anche grazie alla partnership con la Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna, al sostegno della Fondazione Barumini Sistema Cultura, Comune di Barumini e a Sardegna Teatro.

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