Storia del miracoloso farmaco da banco chiamato eroina.
Immaginate di recarvi in farmacia per acquistare una scatola di aspirina e tre flaconi di eroina. Per quanto la cosa possa apparire bizzarra vi è stata un’epoca nella quale tale stupefacente era alla base del farmaco più venduto al mondo. Un medicinale la cui diffusione fu tale da rendere il suo produttore, la Bayer, un gigante del settore.
Tutto ebbe inizio nella seconda metà dell’800 quando tra gli scienziati iniziò una corsa alla creazione di una sostanza alternativa alla morfina per il trattamento delle malattie respiratorie, all’epoca molto diffuse, che non provocasse assuefazione in chi la assumesse.
Il vincitore di questa competizione fu nel 1897 il chimico della Bayer Felix Hoffmann, già inventore dell’aspirina. La nuova sostanza venne battezzata “eroina” in ragione di virtù eroiche che le venivano erroneamente attribuite. Si riteneva infatti fosse priva della tossicità della morfina e avesse rispetto a questa una maggiore efficacia.
Messa in commercio insieme all’aspirina nel 1899 con il nome di “Heroin”, conobbe un immediato successo planetario. Milioni di tubercolotici ne iniziarono l’assunzione traendone immediati benefici. La tosse diminuiva sensibilmente e il respiro si regolarizzava. Pareva un miracolo della scienza medica. In realtà si ignorava l’effetto sedativo prodotto dalla sostanza sul centro del respiro, causa di morte per overdose.
In poco tempo l’uso dell’eroina si diffuse nel trattamento di un vasto numero di malattie, molte delle quali immaginarie. Cefalee, dolori alle ossa, ansia, non vi era problema di salute che apparentemente non potesse essere trattato con l’eroina.
Prevedibilmente, in pochi anni il mondo si riempì di fattoni pesantemente assuefatti a un farmaco da banco. Nella sola città di New York il consumo annuo di eroina arrivò a superare le due tonnellate. In Europa divenne presto un corroborante assunto in occasioni sociali e di svago.
Numerosi ricercatori denunciarono i pericoli dell’assunzione incontrollata di eroina. Fu tuttavia soltanto negli anni ’20 che il farmaco della Bayer iniziò a essere sottoposto a limitazioni. Col tempo, uno dopo l’altro i vari stati dichiararono illegale l’eroina. Ultimo il Portogallo, patria della saudade, nei primi anni ’60.
Da quel momento la sostanza dalle supposte virtù eroiche entrò a far parte del mondo dell’illegalità. Gigantesche narcomafie sorsero e prosperarono grazie al suo commercio clandestino che, negli anni ‘80 e ‘90, alimentò il più grande business al mondo.
Storicamente l’eroina non è stata la sostanza miracolosa che si sperava fosse ma si è rivelata indubbiamente un grande affare per chi, prima legalmente poi illegalmente, l’abbia commercializzata.
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