Stop alla sigaretta: proseguono gli incontri al centro ‘antifumo’ dell’Aou Sassari.
Torna a crescere, per effetto del lockdown e della pandemia, il consumo delle sigarette, come ricordato oggi dall’ambulatorio del fumo della struttura complessa di Pneumologia dell’Aou Sassari: “Alcuni utenti che avevano smesso di fumare, dall’inizio della pandemia hanno ripreso a farlo – afferma la dottoressa Francesca Polo, medico referente per l’ambulatorio del fumo – e adesso per loro diventa più difficile smettere. Durante il periodo del lockdown il fumo, oltre a riempire i loro polmoni, ha riempito il loro tempo, forse perché sembrava calmare uno stato di ansia. Per questo motivo – evidenzia Polo – nei nuovi corsi stiamo valutando di inserire la presenza di uno psicologo. Questa figura potrebbe essere uno strumento in più nella lotta al fumo, oltre che aiutare a rendere la scelta del paziente più certa e consapevole”.
Il fumo, spiegano dal centro, è causa di malattie molto gravi e con decorso mortale: “Tra queste i tumori del polmone, della laringe e dell’esofago, le cardiopatie ischemiche, l’ipertensione arteriosa, le malattie cerebrovascolari, l’infertilità nelle donne e l’impotenza negli uomini. E ancora la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’enfisema diffuso. E con la malattia Covid-19, che provoca difficoltà respiratorie, il fumo è ancora di più un fattore di rischio”.
A sostegno delle persone interessate a smettere l’Aou mette a disposizione da tempo un servizio contro il fumo, dove i pazienti sono inizialmente sottoposti a visita pneumologica, all’esame spirometrico quindi a un questionario che misura la dipendenza e la loro motivazione a smettere di fumare. Fatti i primi passi, spiegano dall’Aou Sassari, “l’utente viene inserito nelle attività di counseling dell’ambulatorio. Tra gli argomenti degli incontri, oltre alle indicazioni e ai consigli per smettere di fumare, vengono date anche indicazioni sullo stile di vita adeguato e la corretta alimentazione. In genere, inoltre, viene iniziato il trattamento farmacologico o con compresse, oppure con sostituti della nicotina, cerotti e inalatori, per ridurre il desiderio di fumare e per contrastare l’astinenza”.
Tra le fasce più sensibili di sviluppare una nuova dipendenza da fumo, rimarcano dall’Aou, c’è quella degli adolescenti: “In Italia a fumare sono circa 1,2 milioni di ragazzi compresi nella fascia d’età tra i 15 e i 17 anni. In Sardegna i dati evidenziano un 22% dei quindicenni sardi. Per questo motivo abbiamo fatto diversi incontri con le scuole – afferma ancora Francesca Polo – l’ultimo in presenza, assieme alla Lilt, nel 2019 con il professor Francesco Sircana quindi on line nel 2021 a Porto Torres”.
Recentemente, il centro dell’Aou Sassari, ha partecipato a uno studio multicentrico, Cosmo-it, con capofila La Sapienza di Roma e l’Irccs Mario Negri, incentrato sul fumo e sugli altri fattori collegati nella prognosi del Covid-19. Lo studio ha messo in luce il fatto che i “fumatori hanno un rischio di mortalità doppio rispetto ai non fumatori; coloro che sono esposti a fumo passivo hanno un rischio di morte 70% superiore rispetto a chi non è esposto. Inoltre, avere comorbidità, in particolare storia di cardiopatia ischemica, è risultato determinante sia di severità che di mortalità”.
Gli incontri, concludono i responsabili del centro, avvengono il lunedì e il giovedì e per accedere all’ambulatorio è necessario fissare un appuntamento telefonando la mattina al numero 079 22.83.70.