Stato di Diritto. Per la Commissione l’Ue “è attrezzata” ma manda armi e sigla accordi con dittature.

L’UE è meglio attrezzata per affrontare le sfide dello Stato di diritto. Questa, in sintesi, è l’ultima nota autocelebrativa elaborata dalla Commissione Ue nel quinto Rapporto sullo Stato di diritto.

“Un esame – secondo l’Esecutivo von der Leyen – elaborato modo sistematico e obiettivo gli sviluppi dello Stato di diritto in tutti gli Stati membri. Rispetto al 2020 – sempre secondo Ursula e soci – gli Stati membri e l’UE nel suo complesso sono molto più preparati a rilevare, prevenire e affrontare le sfide emergenti, contribuendo alla resilienza delle nostre democrazie europee e alla fiducia reciproca nell’UE”.

Peccato, però, rilevare nei fatti le numerose sbavature in materia di politica estera della stessa Ue, i cui vertici, a partire da Ursula von der Leyen e Roberta Metsola, giusto per citarne alcuni, negli anni hanno spinto per mandare “carri armati a Kiev”, aumentare la produzione di missili e munizioni in Ue e sottoscritto accordi con “partner strategici” decisamente poco democratici, vista la repressione interna di giornalisti, attivisti e oppositori politici. Insomma, si continua a cavalcare la linea dell’incoerenza dalle parti della Commissione Ue.

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