#StandWithBelarus, la giornata della solidarietà dell’UE: “Più di 1040 prigionieri politici in Bielorussia”.

Il Portavoce dell’UE, in occasione della Giornata della solidarietà con la Bielorussia, ha ricordato l’emergenza democratica nel Paese governato dal Presidente Alexander Lukashenko dove, a distanza di ben 18 mesi dalle ultime elezioni presidenziali, si continuano a violare i diritti umani e a reprimere brutalmente l’opposizione al regime.

“Oggi – si legge nella dichiarazione dell’UE – più di 1040 persone sono detenute come prigionieri politici in Bielorussia, inclusi trentatré operatori dei media. Ogni giorno riceviamo conferma di nuove condanne a sfondo politico. Molti detenuti hanno subito abusi e maltrattamenti e sono stati condannati a lunghe pene detentive. L’Unione Europea – prosegue la nota – continua a chiedere il loro rilascio immediato e incondizionato”.

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Un gap democratico che, tra alti e bassi (spesso con la complicità della stessa politica dell’UE), va avanti da ben 29 anni nel Paese. Nazione dove centinaia di giornalisti sono stati costretti a lasciare il Paese a causa della persecuzione, non ultima la chiusura del gruppo editoriale Tut.by, tra i presidi informativi più autorevoli nel Paese: “Le autorità bielorusse hanno messo fuori legge il giornalismo indipendente ma, nonostante l’estrema pressione, i giornalisti indipendenti bielorussi rimangono in prima linea nella lotta per la verità, la democrazia ei diritti fondamentali. L’Unione europea e i suoi Stati membri continueranno a sostenere il giornalismo indipendente e siamo al fianco del popolo bielorusso”.

foto Okras

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