Stadio di Cagliari, Giulini su Solinas: “5 anni persi”.
Nel corso della XVI Legislatura regionale si sono persi 5 anni. Questo il giudizio tranchant sull’esperienza del Governo Solinas condiviso, ai microfoni di Radio TV Seria A, dal presidente del Cagliari Calcio, Tommaso Giulini, critico, in particolare, sulla questione stadio.
“Una strada molto lunga, perché abbiamo ereditato quasi il nulla: il Sant’Elia era aperto a 5000 persone, la riportammo in fretta a 16000 e costruimmo in quattro mesi uno stadio provvisorio, l’Unipol Domus, risultando un esempio per il calcio italiano: molti Club italiani e stranieri sono venuti a trovarci per capire come si potesse fare. L’amministrazione comunale dell’epoca, guidata come oggi dal sindaco Massimo Zedda, ci diede una grossa mano, insieme all’allora presidente della Lega Serie B Andrea Abodi. Nella stessa pratica partimmo quindi con l’idea di uno stadio nuovo e definitivo, al posto del Sant’Elia. L’avvio – prosegue – registrò una certa velocità, ed era credibile pensare che nel giro di 5-6 anni saremmo arrivati all’inaugurazione del nuovo impianto. Poi con la giunta regionale guidata da Christian Solinas abbiamo di fatto perso cinque anni, c’è stato anche il Covid di mezzo, e il progetto è cambiato perché – a maggior ragione durante la pandemia – abbiamo deciso di eliminare il centro commerciale evitando di danneggiare i tanti commercianti del quartiere Sant’Elia e dintorni”.
E, infine, il commento (non troppo velatamente impietoso) sulla precedente amministrazione comunale e sul nuovo corso politico della Regione: “La buona notizia è che sia tornato il sindaco Zedda e che la Regione Sardegna sia guidata da una nuova governatrice, Alessandra Todde, che mi auguro prenda in fretta in mano con priorità la pratica stadio”.
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