Sport in Arabia Saudita, S&D: “Miliardi per riciclare la propria immagine”.

Non va per il sottile la comunicazione del gruppo S&D al Parlamento europeo che, a mezzo social, ha stigmatizzato l’azione di maquillage condotta dall’Arabia Saudita, protagonista, negli ultimi tempi, di una spendita miliardaria mirata ad attirare i big player dello sport mondiale con la speranza di “sciaquare la sua immagine all’estero”.

“Dopo il calcio, la Formula 1, il cricket, il golf e persino lo sci, Riyadh ha appena messo le mani sul tennis, “comprando” le Next Gen ATP Finals – si legge nella nota del gruppo parlamentare -. Superstar del calcio come Roberto Mancini, Henderson, Stephen Gerrard, Mane, Neymar, Benzema e Ronaldo hanno deciso di chiudere un occhio”.

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Nel frattempo, ricordano dal gruppo S&D, “le guardie di frontiera saudite hanno recentemente mutilato e ucciso i migranti al loro confine. Lo Stato saudita – prosegue la nota – ha smembrato il giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi – ricordiamolo ucciso all’interno dell’ambasciata saudita a Istanbul -, ha presumibilmente bombardato scuole in Yemen e hanno appena giustiziato una persona per aver criticato il governo sui social media. Oltre a queste azioni mostruose, in Arabia Saudita le libertà fondamentali sono limitate, ad esempio l’omosessualità è completamente illegale”.

Da qui la necessità di riciclare la propria immagine, ricordano i deputati di S&D. “Un rapporto del Guardian ha rivelato che l’Arabia Saudita ha speso 6 miliardi di dollari dall’inizio del 2021 per lo sport, nel tentativo di comprare un’opinione pubblica positiva e distrarla dai suoi disastrosi scempi nel campo dei diritti umani”.

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