Spagna, Riba i Giner: “La destra censura i libri contenenti temi LGBTIQI+”.
A Burriana (Castellón, Valencia), l’estrema destra ha ordinato la rimozione dei libri su temi LGBTQI+ dalla sezione dedicata ai bambini e ai giovani della biblioteca comunale per “proteggere i minori da contenuti pornografici e scandalosi”. Lo ha ricordato la deputata europea del gruppo dei Verdi/ALE, Diana Riba i Giner, firmataria di una interrogazione parlamentare rivolta alla Commissione von der Leyen.
In particolare, nel suo intervento l’esponente spagnola ha chiesto di riferire sulla coerenza del provvedimento di censura alle norme UE dal momento che la Commissione riconosce, ai sensi del Trattato dell’Unione Europea, che dotare i giovani e i bambini delle giuste conoscenze e competenze li aiuta a prendere decisioni informate riguardo al proprio corpo e a sviluppare relazioni sociali e sessuali rispettose, senza contare le indicazioni contenute nella comunicazione dell’Esecutivo von der Leyen a sostegno di “progetti che utilizzano l’espressione culturale per contrastare la discriminazione, creare fiducia e la piena inclusione delle persone LGBTQI+”.
Dalla Commissione UE, lo stesso commissario europeo Didier Reynders, in risposta alla deputata ha ricordato che “la Commissione sostiene progetti che utilizzano l’espressione culturale per contrastare la discriminazione contro le persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, non binarie, intersessuali e queer, in linea con la sua Strategia per l’uguaglianza LGBTQI+“. Inoltre, nella sua risposta, l’esponente della Commissione ha sottolineato che nella Strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia, ogni bambino dovrebbe godere degli stessi diritti e vivere libero da ogni tipo di discriminazione. “La non discriminazione è uno dei quattro principi chiave della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia, ratificato da tutti gli Stati membri dell’UE. L’Europa – prosegue – ha recentemente finanziato progetti di cooperazione transfrontaliera nel settore del libro sulla diversità inclusione e bibliodiversità. La risoluzione del Consiglio sul piano di lavoro dell’UE per la cultura 2023-2026 sottolinea, inoltre, l’importanza delle biblioteche per costruire ponti nella società e per scopi democratici ed educativi a tutti i livelli”.
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