Sostituti della carne, Lutgen: “Tutelare i consumatori”.
Vi è una crescente pressione affinché i consumatori adottino una dieta vegetariana, come ricordato da un recente rapporto del WWF che collega il ritardo della Commissione europea nel raggiungimento della neutralità del carbonio alla politica agricola comune che, secondo il WWF, continua a incoraggiare in modo inappropriato il consumo di prodotti di origine animale.
Report commentato dall’eurodeputato del PPE, Benoît Lutgen, intervenuto per chiedere alla Commissione von der Leyen di riferire sul sistema di tutele per i consumatori europei: “Anche se sogniamo di vedere più frutta e verdura nei nostri piatti, è chiaro che la carne viene in realtà sostituita principalmente da prodotti come le bistecche vegetariane a base di soia importata, spesso contenenti OGM”.
Secondo la commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, il Regolamento (UE) n. 1169/2011 prevede la determinazione delle denominazioni delle derrate alimentari, garantendo che i consumatori non siano ingannati: ” L’indicazione del Paese di origine o luogo di provenienza di un alimento è obbligatoria ove la mancata indicazione di tale informazione potrebbe indurre in errore il consumatore circa il vero Paese di origine o luogo di provenienza del cibo. Ai consumatori possono essere fornite anche informazioni sull’origine degli alimenti su base volontaria, purché non sia fuorviante o ambigua per i consumatori”, prosegue l’esponente della Commissione europea.
Unione, stando a quanto confermato dalla Kyriakides, che starebbe agendo su tre diversi fronti per aumentare gli standard della sostenibilità alimentare ed estendere ai prodotti importati alcuni standard produttivi nazionali. “Come annunciato nella strategia Farm to Fork – conclude -, l’Ue sta già agendo, ad esempio, nel vietare l’uso di antimicrobici per promuovere la crescita nei prodotti animali importati nell’Ue e nel fissare i livelli residui massimi dei pesticidi”.
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