Sono sicuri gli impianti nucleari nell’Unione Europea?

Considerando che alla fine del 2019 erano attivi nell’Unione Europea circa 124 reattori nucleari, l’eurodeputato Gianantonio Da Re ha recentemente riportato all’attenzione del Parlamento europeo il tema della sicurezza degli impianti nucleari nell’Unione Europea, chiedendo alla Commissione europea di rispondere in merito alle azioni intraprese relativamente alla verifica del funzionamento ed efficacia degli impianti di monitoraggio permanente del grado di radioattività dell’atmosfera, delle acque e del suolo.

“Nell’Unione europea – si legge nell’interrogazione parlamentare – la sicurezza degli impianti nucleari è responsabilità dei titolari di licenza, sotto la supervisione delle autorità di regolamentazione nazionali. Il trattato Euratom ha stabilito, mediante direttive, le norme fondamentali per la protezione sanitaria dei lavoratori e della popolazione dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti. La Commissione non solo vigila sul recepimento, da parte degli Stati membri, di queste direttive nel diritto nazionale, avviando all’occorrenza procedure di infrazione, ma esamina altresì i progetti di investimento nel settore nucleare previsti negli Stati membri”. 

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Per la Commissione von der Leyen è intervenuta oggi la Commissaria europea per l’Energia Kadri Simson: “Gli Stati membri hanno comunicato alla Commissione le disposizioni nazionali di recepimento delle direttive Euratom in materia di sicurezza nucleare, protezione dalle radiazioni e gestione responsabile e sicura del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattiviNel suo ruolo di custode dei trattati, la Commissione ne sta valutando la completezza e la conformità. Ogniqualvolta il recepimento è stato considerato incompleto o non conforme, la
Commissione ha usato i meccanismi legali a sua disposizione, comprese le procedure di infrazione, per sollevare la questione con le autorità nazionali competenti. Alcune di queste azioni sono attualmente in corso”.

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Europa“La Commissione – ha proseguito la Commissaria estone – è inoltre responsabile della supervisione dell’attuazione delle direttive a livello nazionale. Entro il 22 luglio 2020 gli Stati membri dovranno trasmettere alla Commissione le relazioni nazionali riguardo alla direttiva modificata sulla sicurezza nucleare. La Commissione presenterà quindi una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori al Parlamento europeo e al Consiglio. Nel dicembre 2019 la Commissione ha pubblicato una relazione sui progressi compiuti nell’attuazione della direttiva sui rifiuti radioattivi”.

“La Commissione organizza regolarmente missioni di verifica al fine di garantire che gli Stati membri effettuino un controllo adeguato del grado di radioattività, in particolare nelle vicinanze di impianti nucleari, ma anche in tutto il territorio nazionale. Tali missioni possono riguardare anche impianti per il monitoraggio degli scarichi di residui radioattivi liquidi o gassosi dalle centrali nucleari e impianti per il controllo della radioattività in situazioni di emergenza. Di norma la Commissione effettua 5-6 missioni di questo tipo ogni anno. Al termine di ogni verifica, sul sito web della Commissione vengono pubblicati un documento contenente le conclusioni principali e una relazione tecnica contenente i dettagli relativi ai risultati e alle raccomandazioni”.

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foto Parlamento Europeo

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