Società di gestione aeroportuale sarda, Meloni: “Valutazioni in corso”. Agus su sanità: “Finanziamenti come gocce omeopatiche”.

Questa mattina, la terza commissione Programmazione, bilancio e politiche europee si è riunita per le audizioni sui trasporti, concentrandosi sul tema della partecipazione strategica della Regione nel settore trasporti. Argomento sensibile per la minoranza che ha chiesto delucidazioni sui circa 30 milioni di euro previsti nell’ultimo assestamento di bilancio.

Interrogativi sui quali ha replicato il vicepresidente della Giunta, Giuseppe Meloni, oggi in sostituzione della collega ai Trasporti, Barbara Manca: “Sono in corso valutazioni sull’effettivo valore delle quote delle società aeroportuali sardi e dunque sulla dimensione della eventuale partecipazione della Regione al progetto di una sola società di gestione aeroportuale sarda. Il nostro intento non è quello di gestire concretamente gli scali ma essere protagonisti nel controllo. Per questo stiamo accantonando somme che potrebbero essere necessarie”.

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A difesa della rete aeroportuale sarda si è espresso il consigliere dem Antonio Solinas (Pd) per il quale “è in corso un ragionamento politico sul ruolo della Regione in questo campo”.

A seguire la commissione Bilancio ha audito l’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, che, intervendo sulla questione delle liste d’attesa, ha evidenziato che “è un problema comune a tutte le Regioni italiane. Un tempo l’ospedale era per i pazienti acuti ma l’invecchiamento della popolare comporta che i cronici siano sempre di più. Con le risorse stanziate in questa manovra, circa 5 milioni e mezzo di euro, chiederemo ai privati convenzionati di fare quel che il pubblico non può fare, indicando priorità”.

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L’assessore Bartolazzi si è poi impegnato a stanziare risorse adeguate per il 118 nella manovra finanziaria del prossimo autunno. Preludio per la precisazione caustica del consigliere progressista Francesco Agus che ha definito gli stanziamenti della propria maggioranza come “gocce omeopatiche date a un paziente con la lebbra”, criticando, inoltre, la scelta di aumentare il budget dei privati convenzionati: “Queste somme vanno bene ma c’è il rischio che non vadano dove davvero servono perché i convenzionati andranno ad erogare prestazioni aggiuntive dove per loro è più comodo farle e non dove abbiamo liste d’attesa con visite fissate per il 2026”.

Insomma, la crisi all’interno della maggioranza non si sta facendo attendere troppo!

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