Siria, UE: “Traffico di droga sostiene regime”.

Il Consiglio dell’UE ha inserito 25 persone e 8 entità siriane nell’elenco delle misure restrittive dell’UE. Alla base delle sanzioni ci sarebbe il coinvolgimento nella produzione e traffico di stupefacenti. Il commercio di anfetamine, ricordano dal Consiglio dell’UE, è diventato “un modello di business guidato dal regime, arricchendone la ristretta cerchia e fornendogli entrate che contribuiscono al mantenimento di politiche di repressione contro la popolazione civile”.

Tra le persone interessate anche vari membri della famiglia Assad, leader e membri di milizie affiliate al regime, uomini d’affari, nonché esponenti dell’esercito siriano e dell’intelligence militare siriana.

Colpite dalle sanzioni anche società private che operano in Siria, come l’Al-Jabal Security and Protection, Castle for Security and Protection e Aman for Protection and Security. Società, secondo la ricostruzione del Consiglio, che fungono da “società di comodo per le milizie affiliate al regime”.

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Infine, il Consiglio ha inserito nell’elenco la società russa di ingegneria e costruzioni Stroytransgaz e Gecopham , un’entità controllata dal ministero siriano del petrolio e delle risorse minerarie.

Con quest’ultima decisione del Consiglio, l’elenco delle persone ed entità siriane soggette a sanzioni sale ora a 322 persone e 81 entità.

Le sanzioni contro la Siria sono state introdotte per la prima volta nel 2011 in risposta alla violenta repressione della popolazione civile da parte del regime di Assad.

Le sanzioni dell’UE, ricordano i membri del Consiglio, non vietano l’esportazione di alimenti, medicinali o attrezzature mediche da parte dell’UE in Siria e non colpiscono il sistema sanitario siriano.

foto Car Loss Voniya da Pixabay

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