Si concludono le audizioni sul Piano Casa.

Ieri sera, la Quarta commissione del Consiglio regionale ha concluso il ciclo di audizioni sul Piano Casa.

Giudizio positivo è stato espresso da Giacomo Meloni (Anaepa) che ha rimarcato la necessità di maggiori servizi nel comparto della ricettività turistica. Il presidente regionale di Confartigianato, Daniele Serra, ha poi messo l’accetto sull’urgenza di norme certe per i cittadini e le imprese che possano porre fine al paradigma delle proroghe.

Per il Cna, invece, il Dl 108 non va nella giusta direzione, come denunciato dal segretario regionale, Francesco Porcu, per il quale il Dl presenterebbe “elementi di dubbia costituzionalità” soprattutto con riferimento alla mancata pianificazione congiunta tra Stato e Regione: “Il testo di legge è impregnato dalla logica derogatoria che punta a scardinare l’impianto paesaggistico e ambientale senza affrontare i temi della qualità urbanistica e del paesaggio”.

Maurizio De Pascale, presidente regionale di Confindustria, ha invece riscontrato “molti aspetti positivi per il rilancio dell’edilizia e del turismo e per il miglioramento e la sicurezza del patrimonio edilizio esistente”. Il presidente degli industriali ha proposto l’obbligatorietà della verifica statica  per le strutture residenziali che dovrebbero beneficiare degli incrementi volumetrici previsti agli articoli 2 e 3.

Il presidente di Federalberghi, Paolo Manca, ha rilanciato la necessità di una nuova legge urbanistica insieme con una serie di politiche che mettano al centro l’offerta turistica della Sardegna.

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Apprezzamento per il Dl 108 è stato poi espresso da Valerio Scanu (presidente dell’associazione dei consorzi industriali) dal presidente regionale di Confapi-Aniem, Andrea Virdis, e dal delegato dell’Ance, Salvatore Nieddu, che ha salutato con favore “un provvedimento che dà stabilità al fondamentale comparto dell’edilizia in Sardegna”.

Consiglio Regionale Sardegna
Consiglio Regionale Sardegna

A gamba tesa, invece, le associazioni ambientaliste, che hanno bocciato senza appello il disegno di legge varato dalla Giunta regionale: “Questo piano – ha attaccato il presidente di Legambiente, Vincenzo Tiana – ci riporta indietro di 60 anni e si configura come un progetto di sottosviluppo, andando in direzione contraria rispetto alle strategie approvate in Europa proprio in materia di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio edilizio”. Nel corso del suo intervento il rappresentante di Legambiente ha citato gli “incrementi volumetrici indiscriminati” evidenziando i rischi di incostituzionalità per quelle parti del Dl che, a suo giudizio, riducono la protezione del territorio: Si è arrivati a introdurre il Covid per giustificare gli incrementi volumetrici, come se la Sardegna abbia l’intenzione di restare ancora a lungo nell’emergenza pandemica”.

Affondo proseguito nell’intervento della presidente di Italia Nostra, Maria Paola Morittu: “Il primo vizio di costituzionalità del piano casa stà proprio nei suoi 11 anni di proroghe, considerato che la Corte Costituzionale ha sentenziato che gli incrementi volumetrici in deroga sono consentiti soltanto in via straordinaria e temporanea. Chiederemo al governo – ha proseguito Morittu – di impugnare la legge, qualora approvata, e denunciamo che non è mai stata fatta una verifica sugli effetti prodotti dai precedenti piano casa di volta in volta prorogati”.

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“Questo piano casa è una deregulation generalizzata – ha insistito il presidente del Wwf, Carmelo Spada – che priva di pianificazione compromette ambiente e paesaggio nelle città e nelle campagne. In 21 articoli si demolisce il sistema di tutela del paesaggio, in violazione delle norme che da 35 anni regolano il delicato comparto nell’Isola”.

In linea con le dichiarazioni delle organizzazioni ambientaliste, la presidente del Fai, Monica Scanu che ha definito il Dl 108 “una norma obsoleta che ripropone la moda desueta del cemento quale elemento di rilancio per l’economia”.

Il presidente del Gruppo di intervento giuridico, Stefano Deliperi, ha puntato il dito contro “l’ennesimo tentativo di incidere sul delicato sistema costiero” i premi volumetrici e l’utilizzo dei seminterrati, tacciandole come “Scelte sbagliate”.

Nel corso delle audizioni sono intervenuti anche i rappresentanti sindacali. Sostanzialmente a favore del piano casa la Uil, rappresentata dal segretario Finea, Marco Foddai, per il quale il Dl 108 “ha l’ambizione di andare oltre la durata dei 12 mesi e si propone di rilanciare il comparto dell’edilizia ormai da tempo in crisi”.

Commissione Consiglio Regionale
Commissione Consiglio Regionale

Molto critica rispetto al piano casa, invece, la Cgil che, con il segretario Michele Carrus, ha contestato l’equazione “più mattone e più sviluppo” e quella che dice “che lo sviluppo turistico passa per lo sviluppo dell’edilizia”.

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Lo sviluppo passa, a giudizio di Carrus, per tutt’altra filosofia e per misure incentrate sul risparmio energetico, la qualità del costruito, i nuovi materiali: “Allo stesso modo di come lo sviluppo del settore turistico poggia su attrattori culturali, ambientali, identitari e da una qualità ambientale non deprezzata”.

Più cauto il giudizio della segretaria Cisl, Federica Tilocca, che ha contestato il metodo “in solitaria” adottato dalla Giunta nell’affrontare i temi dell’edilizia e più in generale tutti quelli legati allo sviluppo della Sardegna. Tilocca non ha nascosto il disappunto per la riproposizione di un provvedimento in deroga “e di misure spot” piuttosto che per un impianto normativo strutturato e solido “come sarebbe una nuova legge urbanistica”. Nel salutare con soddisfazione, invece, alcune delle previsioni normative contenute nel Dl 108 (rivitalizzazione delle campagne e riqualificazione dei centri urbani), la Cisl ha auspicato il varo di una nuova legge per il rilancio dei centri storici delle nostre città.

Favorevole all’approvazione del piano casa, Franco Cabras, segretario Ugl, che ha definito “apprezzabili i passaggi del Dl 108 riferiti al rilancio dell’economia attraverso il rilancio del comparto dell’edilizia”.