Settimana delle Regioni UE. L’autoreferenzialità non conosce limiti nell’Isola.
Non accenna a diminuire il proprio tasso di pomposità la comunicazione istituzionale della Regione Sardegna, arrivata a indicare la Regione Sardegna quale protagonista della settimana Europea delle Regioni e delle Città, in programma a Bruxelles fino al 13 ottobre. A chi di dovere basterebbe aver partecipato alle scorse edizioni dell’evento europeo per rendersi conto della totale marginalità – destino condiviso da altre regioni europee – della Regione Sardegna in tale “consesso internazionale”.
Ma nel provincialismo dell’Italia insulare chi può permettersi di mettere in discussione la “solenne” partecipazione della Regione Sardegna all’evento organizzato dal Comitato europeo delle regioni, l’Assemblea dei rappresentanti regionali e locali dell’UE.
Che dire poi dell’evento “I giovani per la cooperazione nel Mediterraneo”, in programma giovedì 13 ottobre dalle 11.30 alle 13.00, che, secondo la velina di Villa Devoto “mira a mettere in luce il contributo dei giovani nel tessere relazioni euro mediterranee in maniera attiva, positiva e costruttiva” e ancora che “la sessione presenterà storie di successo di giovani di entrambe le sponde del Mediterraneo anche in virtù della loro partecipazione ai progetti e iniziative progetti di cooperazione sostenuti dall’Unione europea”. Peccato che da parte della stessa Regione Sardegna non ci sia stata alcuna azione di coinvolgimento delle organizzazioni giovanili sarde impegnate da decenni nel settore della mobilità internazionale e dell’inclusione dei giovani sardi/e.
Sì, la Regione Sardegna sarà protagonista ma, va rimarcato anche in questa occasione, di autoreferenzialità!
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