Servizio Civile Universale, Maria Chiara Gadda: “Insoddisfazione tra gli enti”.

Agita la polemica interna alla maggioranza di Governo sul fronte del Servizio Civile Universale. A creare il nuovo caso sulla gestione del programma in Italia è stata la deputata di Italia Viva, Maria Chiara Gadda, critica verso l’operato della ministra delle Politiche giovanili Fabiana Dadone: “C’è insoddisfazione tra gli enti per come la ministra Dadone sta gestendo la sua delega sul servizio civile universale. Serve – spiega la Gadda ai microfoni di Radio Leopolda – maggiore ascolto per attuare una riforma che nella scorsa legislatura aveva raccolto il consenso ampio del Parlamento e della società civile”.

Affondo che prosegue nel merito della presunta confusione dello strumento di volontariato per i giovani con le politiche attive del lavoro: “Bisogna evitare che l’istituto venga smontato nei fatti. Il Servizio Civile Universale nasce per promuovere la cittadinanza attiva, e non può essere confuso con politiche attive del lavoro. Per questo ho depositato una mozione per ribadire i diversi nodi da risolvere con urgenza”.

LEGGI ANCHE:  Il PNRR Italiano per i giovani, ovvero la reiterazione di schemi desueti e di scarso impatto.

Altro punto della discordia l’ammontare delle risorse, evidenzia la deputata di IV: “Ogni anno le domande superano le 100mila unità ma i posti effettivi sono minori. Per colmare questo scollamento tra domanda e offerta, si devono reperire e rendere strutturali le risorse a disposizione, assicurando una programmazione più puntuale. Confidiamo – conclude – che la ministra Dadone si ponga con maggiore spirito costruttivo nel rapporto con gli enti e il Parlamento”.

foto Facebook.com/MariaChiaraGadda