Servizi per l’infanzia, voucher per le famiglie sarde.

Un sostegno alle famiglie per l’acquisto di servizi di supporto e accompagnamento ai neo-genitori e per i servizi socio-educativi della prima infanzia, rivolti ai bambini nella fascia dai zero ai tre anni. Lo ha stabilito la Giunta Solinas che, su proposta dell’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, Mario Nieddu, ha approvato le linee guida per l’utilizzo, anche a titolo di rimborso spese, dei voucher che i Comuni, attraverso le risorse regionali, potranno erogare ai cittadini con figli a carico nella prima infanzia.

La misura è parametrata su due differenti scaglioni di reddito. Il voucher potrà essere utilizzato per il rimborso delle spese sostenute nel biennio 2021-2022, è cumulabile con altre forme di incentivo o beneficio e può essere richiesto per ciascuno dei figli nella fascia d’età tra i zero e i tre anni. Il valore massimo per ciascun voucher è di 2.200 euro per i nuclei familiari con un ISEE compreso tra i 0 e 30 mila euro e di 1.800 euro per i nuclei con ISEE tra i 30.001 e i 40.000 euro. A esclusione della retta dei nidi, micro nidi e sezioni primavera per cui è dedicata una misura di sostegno specifica, fra i servizi ammessi al rimborso tramite voucher sono indicati i baby parking, i centri ludici, i nidi estivi, gli spazio bambini e i servii educativi in contesto domiciliare (come ‘genitore accogliente’ o l’educatore domiciliare), ma anche servi d’accompagnamento alla genitorialità come il ‘parenting  support’ o l’ausilio di figure professionali dedicate. 

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“Gli investimenti nei servizi educativi per la prima infanzia e a sostegno delle competenze dei neo-genitori – ha dichiarato il Presidente della Regione, Christian Solinas – costituiscono una base solida per uno sviluppo sociale futuro. Partendo da questo presupposto la Regione ha messo in campo importanti finanziamenti per l’abbattimento delle rette degli asili nido: 11 milioni di euro nel biennio 2020-2021, riconfermati fino al 2024”.

“Abbiamo dato ascolto alle richieste del territorio – ha proseguito l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – dando la possibilità ai Comuni, a cui è affidata la gestione delle risorse, di utilizzare eventuali economie derivate dalla misura dei Nidi gratis per l’erogazione di voucher alle famiglie per l’acquisto di ulteriori servizi complementari, sia direttamente rivolti ai bambini nei primi anni di vita, sia al supporto dei genitori e delle famiglie che hanno appena iniziato questo meraviglioso quanto impegnativo percorso”.

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