Scuola, Meritocrazia Italia: “Nessuna programmazione”.
Dallo scorso 15 dicembre, con il d.l. 26 novembre 2021, n. 172, è stato introdotto l’obbligo di vaccinazione per lo svolgimento dell’attività di dirigenti scolastici, docenti e personale ATA. Un nuovo provvedimento che per Meritocrazia Italia ha prodotto alcune incertezze interpretative rendendo necessaria la pubblicazione di note aggiuntive che ancora fanno discutere: “Non si mette in dubbio la centralità della campagna vaccinale nel contenimento della crisi sanitaria, ma il problema del contagio nelle scuole merita di essere affrontato con maggiore determinazione e sotto aspetti diversi”, ha dichiarato Walter Mauriello presidente del movimento.
“La minaccia latente di rinvii alla ripartenza e di ripristino della didattica a distanza alimenta le incertezze, crea disagio e distrae dall’impegno formativo. In più – prosegue Mauriello – l’allontanamento dei docenti non vaccinati, oltre a disorientare gli studenti più giovani, mortifica le esigenze di continuità didattica, perpetuando i danni già procurati dalla gestione dell’emergenza scolastica degli ultimi due anni. Tanto sarebbe già stato necessario fare per rendere la scuola un posto sicuro. Il tempo non è mancato. E invece poco o nulla è stato fatto oltre all’imposizione surrettizia dell’obbligo vaccinale a carico dei docenti. Nessuna programmazione”.
“Fin da subito, Meritocrazia Italia ha riportato l’attenzione sulla necessità anche di rivedere l’organizzazione dei trasporti, aumentando la frequenza delle corse con riduzione del numero di passeggeri per ciascun mezzo;
ridurre, nel possibile, il numero di alunni per classe, se del caso con riordino degli orari scolastici e possibilità di turnazione; provvedere alla installazione di adeguati sistemi di aerazione e purificazione dell’aria, nelle aule e negli spazi comuni; creare nuovi spazi funzionali all’attività ricreativa e all’apprendimento all’aperto presso ogni istituto scolastico, con maggiore impegno nel recupero infrastrutturale e nella riconversione degli immobili dismessi. Son soltanto alcune delle iniziative, di semplice e immediata fattibilità, che meriterebbero di essere avviate e che potrebbero contribuire ad arginare l’emergenza e a creare le condizioni di una miglior vivibilità delle scuole anche per il futuro. Non siano i giovani a pagare il prezzo di scelte poco coraggiose e lungimiranti”, conclude il presidente di Meritocrazia Italia.
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