Scuola, l’opposizione in Consiglio: “Superficialità dalla Giunta regionale”.
Il 22 settembre, data della riapertura delle scuole in Sardegna, è sempre più vicino, come rimarcato anche dai toni della conferenza stampa indetta in data odierna dalle forze d’opposizione per richiamare la Giunta regionale ad agire per garantire la riapertura in sicurezza degli istituti scolastici sardi.
Per la prima firmataria della mozione, la consigliera dei Progressisti, Laura Caddeo, la ripartenza dell’anno scolastico in Sardegna permette di scorgere nitidamente numerose criticità: “Denunciamo l’inerzia della Giunta Regionale che, dallo scorso aprile, sta rifiutando l’avvio di un dialogo sulla scuola in Sardegna”. Un appello rimasto inascoltato per l’esponente dell’opposizione “nonostante 4 mozioni e numerose interrogazioni, presentate nel corso degli ultimi mesi”.
Una discussione di non poco conto su temi rilevanti per la ripartenza in sicurezza delle attività scolastiche per l’esponente dei Progressisti: “Come sarà garantito il distanziamento sociale dei nostri studenti? Siamo sicuri che sarà assicurato ovunque o solo in alcune zone della Sardegna? Le nostre linee di trasporto pubblico sono pronte per i pendolari e le esigenze degli studenti? Quesiti che confermano una totale assenza di riflessione sugli aspetti più importanti legati all’emergenza sanitaria: edilizia scolastica, trasporti, controlli sanitari e la presenza di infrastrutture per consentire la didattica a distanza. La Giunta deve dare risposte”.
Toni condivisi anche dal consigliere del Partito Democratico, Giampiero Comandini: “Da 99 giorni stiamo chiedendo alla Giunta Solinas di discutere sulla riapertura delle scuole, rivedere il piano di ridimensionamento scolastico e fare il punto sullo screening anti-Covid degli insegnanti che, allo stato attuale, vede la Sardegna come fanalino di coda con un misero 5%. Abbiamo offerto la nostra competenza – ha aggiunto Comandini -, una richiesta alla quale il Governo a trazione sardo-leghista non ha dato alcun seguito, nascondendosi, invece, dietro una sterile contrapposizione. Elemento caratterizzante di questa Giunta regionale, al quale si unisce una incomprensibile percezione del problema, come dimostra la delibera 39/58 del 30 luglio, che ha soppresso di fatto l’unità di progetto di Iscol@ , riportando le competenze all’interno dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione”.
“Solinas e Biancareddu – ha proseguito il consigliere Dem – devono venire in aula e le commissioni competenti devono confrontarsi al più presto con il mondo della scuola. Assurdo come in una fase emergenziale non sia stato possibile indire alcuna audizione con i rappresentanti del mondo della scuola”.
Presente anche il Movimento 5 Stelle, oggi rappresentato dal giovane consigliere Alessandro Solinas: “Condividiamo i contenuti della mozione presentata in data odierna. Un problema sentito specialmente per gli studenti sardi, le famiglie e il personale scolastico, ma, paradossalmente, aggravato dalla mancanza di dialogo della Giunta regionale”.
Problemi che potrebbero proporsi con particolare gravità nei piccoli centri e nelle aree rurali della Sardegna, come paventato dal consigliere Eugenio Lai (LeU Sardegna): “Da consigliere e da sindaco percepisco nitidamente le preoccupazioni di insegnanti e famiglie: uno stato d’animo aggravato dalle diseguaglianze tra i territori, come confermano i dati sui test del corpo docente e l’assenza di direttive ai medici di base e alle ASSL per incentivare lo screening anti-Covid tra il personale scolastico”.
Anche sui trasporti, per Eugenio Lai, restano aperti diversi interrogativi: “Chi pagherà la sanificazione dei mezzi dell’ARST? Quali sono le corse aggiuntive decise dall’azienda per sopperire alla riduzione dei posti a sedere? Quali sono le risorse aggiuntive messe in campo dalla Giunta regionale per questa emergenza? Domande che restano ancora irrisolte a causa della superficialità dell’azione di questo Governo regionale”.
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