Scuola, Biancareddu: “Deroghe più larghe alla legge sulle autonomie”
L’Assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ha chiesto per le Regioni maggiori prerogative in ordine alle procedure sul Dimensionamento Scolastico. Presente ieri al tavolo politico della IX commissione della Conferenza Stato Regioni, l’esponente della Giunta Solinas ha ribadito la necessità di procedere all’avvio del Tavolo di Concertazione con il Governo, affinché vengano definiti subito i nuovi criteri per l’assegnazione dei Dirigenti e del Direttore dei servizi generali e amministrativi al fine di poter ottenere in breve tempo parametri maggiormente confacenti alla realtà della nostra Regione.
Nel frattempo è necessario fermare la progressiva riduzione negli anni del contingente di dirigenti scolastici assegnati alle Regioni e assegnare la facoltà alle stesse di stabilire i criteri, in base alle peculiarità e alle particolari esigenze del proprio territorio, per l’individuazione degli Istituti scolastici che hanno diritto in via esclusiva ad un dirigente scolastico e a un dirigente dei servizi generali ed amministrativi.
Per far fronte a particolari esigenze o casi eccezionali l’Assessore Biancareddu ritiene assolutamente necessario poter derogare ai parametri attuali previsti dalla Legge 111/2011 fissati in 400 studenti per i comuni montani e 600 studenti negli altri casi. L’assessore Biancareddu ha tracciato un quadro esaustivo della realtà sarda. “ La Sardegna conta oltre 1 milione e 600 mila abitanti con una densità di 69 abitanti per chilometro quadro – ha sottolineato l’esponente di Giunta rivolgendosi ai colleghi delle altre Regioni e agli esponenti della Commissione – con Autonomie Scolastiche che comprendono 18 Comuni. Siamo i primi per spopolamento, per dispersione scolastica e anche ultimi nelle prove Invalsi. Nel nostro territorio risulta particolarmente difficile accorpare autonomie sottodimensionate. Nella nostra Isola, ha detto l’assessore, vi sono zone dove il numero degli abitanti per chilometro quadro è di 13. Quindi e’ facilmente immaginabile la difficoltà nel raggiungere gli edifici scolastici.
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