Scuola 4.0: 53 milioni in arrivo per la Sardegna.

Nell’ambito del Piano Scuola 4.0 sono 53 i milioni in arrivo per gli istituti primari e secondari dell’Isola. Risorse che andranno a sostenere la trasformazione di classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e la creazione di laboratori per le professioni del futuro. A disposizione di ogni istituto ci saranno strumenti di accompagnamento, come il Gruppo di supporto al Pnrr, costituito al ministero dell’Istruzione e negli Uffici scolastici regionali, oltre una Task force scuole gestita in collaborazione con l’Agenzia per la coesione territoriale.

Nello specifico arriveranno risorse sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria per un importo complessivo di 24.496.255,68 euro per la provincia di Cagliari, 8.093.553,70 euro per la provincia di Nuoro, 4.713.656,28 euro per la provincia di Oristano e 15.848.798,21 per la provincia di Sassari.

Scuola, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Scuola, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Una dotazione, secondo il segretario della Lega in Sardegna, Dario Giagoni, frutto dell’importante impegno del sottosegretario leghista Rossano Sasso: “Ancora una volta, mentre gli altri chiacchierano, la Lega lavora per i cittadini e per dare risposte concrete alle richieste che arrivano dai territori di tutta Italia, a partire dalla nostra regione. Un passo in più per una scuola rinnovata e innovativa, capace di tutelare i ragazzi, le famiglie e i docenti”.

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Un’affermazione subito raffreddata dalla presidente della commissione Lavoro della Camera, Romina Mura: “Spudorata e bugiarda la corsa della Lega sarda a mettere il cappello sui soldi del Pnrr per le scuole dell’Isola: quelle risorse arrivano grazie al Governo che Salvini ha affondato in Parlamento. Il segretario della Lega ripete e si appropria di quanto ha già spiegato il ministro Bianchi sul Piano scuola 4.0, invece di riconoscere il lavoro fatto dagli altri e di sforzarsi lui di dare risposte concrete anziché chiacchiere. La sua sensibilità per la scuola era sfuggita finora ma può darsi da fare subito: chieda al presidente Solinas di utilizzare le prerogative dell’autonomia per riorganizzare la rete scolastica e combattere la dispersione”.

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