Scudo europeo per la democrazia: legittimità e limiti dell’iniziativa UE.
L’istituzione dello Scudo europeo per la democrazia, annunciata da Ursula von der Leyen nel maggio 2024 e confermata dal Parlamento europeo il 18 dicembre scorso con la creazione di una commissione speciale, continua a suscitare interrogativi sulla sua legittimità e sui confini delle competenze europee.
L’iniziativa mira a contrastare le “ingerenze malevole” di attori statali e non statali nei processi democratici dell’UE, rafforzando la resilienza istituzionale contro la manipolazione delle informazioni e la disinformazione. Tuttavia, un gruppo di eurodeputati dei gruppi dell’Europa delle Nazioni Sovrane e dei Patrioti per l’Europa, ha presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea, sollevando dubbi sulla conformità dello Scudo con i trattati europei e sulla sua incidenza sulla sovranità nazionale.
Gli eurodeputati, in particolare, hanno chiesto alla Commissione se, in quanto organo non eletto, abbia la legittimità di proporre simili misure, quali basi giuridiche le consentano di intervenire negli affari interni degli Stati membri e come definisca concetti come “attori malintenzionati” e “partner che condividono gli stessi principi”.
In risposta, la Commissione ha ribadito che lo Scudo per la democrazia è in linea con il Trattato sull’Unione Europea (TUE), in particolare con l’articolo 17, che le conferisce il potere di proporre iniziative a tutela dell’interesse generale dell’UE. Inoltre, ha sottolineato che la democrazia è uno dei valori fondanti dell’Unione, come sancito dall’articolo 2 TUE, e che tutti gli Stati membri si sono impegnati a rispettarla e promuoverla al momento dell’adesione.
Secondo la Commissione, lo Scudo avrà un ruolo cruciale nel garantire la trasparenza e l’integrità dei processi elettorali, prevenendo interferenze esterne, migliorando la consapevolezza pubblica e favorendo una maggiore partecipazione dei cittadini. Per garantire un confronto aperto, verrà avviata una consultazione pubblica, coinvolgendo Stati membri, società civile, settore accademico e privato.
Infine, la Commissione ha accolto con favore la decisione del Parlamento europeo di istituire una commissione speciale dedicata allo Scudo per la democrazia, che includerà rappresentanti di tutte le forze politiche. Tuttavia, ha precisato che la definizione del mandato della commissione è una prerogativa del Parlamento stesso.
La questione, dunque, resta aperta: lo Scudo europeo per la democrazia sarà uno strumento di tutela della democrazia o rischia di sconfinare nella limitazione della sovranità nazionale? Optare per la seconda ipotesi non è peccato.
foto © Portuguese Presidency of the Council of the European Union 2021 – Gonçalo Delgado