Scontri Armenia-Azerbaijan, Consiglio d’Europa: “Cessino subito gli attacchi”.

Oggi Alvise Maniero, Presidente della delegazione parlamentare italiana presso il Consiglio d’Europa, è intervenuto in merito alla ripresa delle ostilità tra l’Armenia e l’Azerbaijian, entrambi membri del CdE: “Mi unisco all’appello del Ministro degli Affari esteri italiano, Luigi Di Maio, e a quelli della Comunità internazionale per la cessazione immediata delle ostilità al confine tra Armenia e Azerbaijan e per un rapido ritorno al dialogo e al negoziato”.

Nell’occasione il Presidente Maniero ha rinnovato l’invito alle Istituzioni del Consiglio d’Europa ad assumere una posizione ferma per favorire il rapido ritorno ad una situazione di normalità, invitando le parti in conflitto a cessare il fuoco e ad impegnarsi nel dialogo sotto gli auspici dei copresidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce, senza precondizioni, come richiesto anche dall’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell.

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“È urgente impegnarci tutti per favorire la risoluzione del conflitto nel Nagorno-Karabakh, rispetto al quale Armenia e Azerbaijan avevano assunto l’impegno per una soluzione con mezzi pacifici al momento della loro adesione al Consiglio d’Europa. Il fatto che i parlamenti di Armenia e Azerbaijan abbiano proclamato la legge marziale – prosegue Maniero – non può che destare profonda preoccupazione, tanto più quando ciò accade in due Paesi membri del Consiglio d’Europa, tra i cui principi fondanti figurano il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto”.

Sempre dal Consiglio d’Europa anche la Segretaria generale Marija Pejčinović-Burić, è intervenuta sulla situazione nel Nagorno-Karabakh: “Sono seriamente preoccupata per le notizie di un’escalation militare del conflitto nel Nagorno-Karabakh. Invito i nostri Stati membri, l’Armenia e l’Azerbaigian, a dar prova di responsabilità e di moderazione cessando immediatamente le ostilità. Al momento della loro adesione al Consiglio d’Europa, entrambi i Paesi si sono impegnati a risolvere tale conflitto con mezzi pacifici, e questo impegno deve essere scrupolosamente rispettato”, ha ricordato la Segretaria generale.

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“In questo momento difficile, il mio pensiero va ai civili – soprattutto a bambini,  donne e anziani – che si trovano ancora una volta in una situazione di grande vulnerabilità, così come a tutti coloro che soffrono a causa del conflitto. A nome del Consiglio d’Europa, chiedo alle autorità dei nostri due Stati membri di fare tutto ciò che è in loro potere per proteggere le vite umane e non impegnarsi in un conflitto militare. Bisogna compiere ogni sforzo per fermare la recrudescenza delle ostilità.

“A tale proposito – ha concluso Marija Pejčinović-Burić – ribadiamo il nostro sostegno ai copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE nei loro sforzi per assistere i nostri Stati membri nel trovare una soluzione pacifica a questo conflitto”.

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Foto Copyright: © Council of Europe Photographer: Sandro Weltin