Sclerosi multipla, Aou Sassari: “Patologia ad alto impatto sociale”.
La Sardegna è una delle aree al mondo con la maggiore incidenza e prevalenza di sclerosi multipla. E’ quanto ribadito dai relatori intervenuti al corso-convegno “Update sulla sclerosi multipla” organizzato dalla Clinica neurologica dell’Aou di Sassari.
Una malattia che colpisce le persone in giovane età, soprattutto le donne. Nella nostra isola, infatti, si registrano 370 casi ogni 100mila abitanti. Ma l’incidenza dei nuovi casi è doppia rispetto a quella che si registra nella penisola.
Ecco perché, nell’approccio a questa malattia, è importante mettere in campo una gestione multidisciplinare del paziente, oltre alla necessaria integrazione tra ospedale e territorio.
Patologia, la sclerosi multipla, capace quindi di produrre un impatto significativo a livello individuale, familiare, sociale ed economico. Una patologia infiammatoria, cronica, caratterizzata dalla degenerazione delle guaine mieliniche del sistema nervoso centrale, il cui andamento è spesso non prevedibile.
“La Sardegna è una delle aree al mondo con maggiore incidenza e prevalenza – ha ricordato Roberto Zarbo, responsabile scientifico del corso-convegno – e stiamo parlando di una malattia che colpisce le persone in giovane età, soprattutto donne in giovane età. Quindi è chiaro che è una malattia cronica che la persona si porta dietro per tutta la vita – ha ribadito – ed è importante tenere presente questo nella gestione della malattia quindi anche nella gestione delle terapie”.
Nel Nord Sardegna, la Clinica neurologica dell’Aou di Sassari rappresenta un punto di riferimento per almeno 500.000 abitanti e segue oltre 1.500 persone in età adulta affette da sclerosi multipla. L’assistenza al paziente in ambito neurologico ha necessità di elevate competenze per ogni ambito specifico e spesso occorrono diversi esami di tipo immunologico, genetico e di diagnostica per immagini. Soltanto con una adeguata collaborazione e sinergia fra le diverse figure è infatti possibile garantire al paziente un’adeguata gestione di una patologia a elevata complessità come la sclerosi multipla.
Il corso-convegno, rimarcano i relatori, ha permesso di scattare una fotografia dello scenario terapeutico attuale, quindi del ruolo dell’infettivologo e del radiologo. Spazio è stato dedicato alla discussione relativa all’esordio della malattia nell’età evolutiva ed è stato ricordato che la Neuropsichiatria infantile dell’Aou di Sassari, rappresenta un punto di riferimento per la cura di una patologia che nel nord Sardegna ha una incidenza molto elevata.
L’occasione è stata anche quella per aprire il dibattito sul Pdta nazionale per la sclerosi multipla – ovvero i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali -, di recente pubblicazione, che rappresentano un significativo strumento in termini di pianificazione della gestione delle problematiche e bisogni della persona affetta da sclerosi multipla. Gli esperti quindi si sono soffermati sul decreto ministeriale numero 77 del 2022, che punta a una riorganizzazione della medicina territoriale.