Sciopero agenti Forestas e bando antincendio: non c’è nulla da aggiungere.
Continua, purtroppo, la discutibile esperienza di governo della Giunta Solinas. Dopo la promozione degli ultimi interventi contro lo spopolamento della Sardegna, basati sull’assenza di servizi, programmazione e sulla consueta autocelebrazione a mezzo stampa, l’attuale esecutivo è riuscito – incredibilmente – a creare malumori nel periodo più sensibile dell’anno sul fronte della lotta agli incendi, grazie alla pubblicazione del pessimo bando dedicato al pattugliamento stradale nell’ambito della Campagna antincendi 2022.
Una ennesima svista che ha visto chiamare in causa, peraltro, il sempre più flemmatico Consiglio regionale che, non riuscendo a riunirsi per le ormai note questioni di “piccola politica” e con numerose proposte di legge ferme nelle varie commissioni permanenti, adesso dovrebbe anche trovare il tempo per la revisione del testo dell’avviso. “Ho visto cose che voi umani…” recitava una famosa frase idiomatica di un film.
Confutabile, volendo restare sul tema, la difesa dell’operato della Giunta da parte dell’Assessore Lampis, per il quale è da ritenersi grave “il comportamento di chi cerca di strumentalizzare problemi così urgenti e drammatici in chiave di polemica politica, arrivando ad ipotizzare addirittura una sorta di sciopero dei volontari”.
Scioperi, invece, minacciati recentemente dai dipendenti di Forestas in merito all’accordo integrativo sull’orario di lavoro. Pericolo, direbbe qualcuno, scampato per il rotto della cuffia. Per i più attenti, invece, una nuova milestone dell’azione dell’attuale Giunta, priva di veri slanci programmatici e perennemente fuori dal tempo e dalla realtà. Dopo la devastazione dello scorso luglio 2021 la lezione non sembra essere stata assolutamente interiorizzata, come dimostrato anche dai notevoli ritardi registrati nell’erogazione degli aiuti alle famiglie e imprese colpite proprio dagli incendi dell’anno scorso.
Decisamente contestabile, ancora il tenore autocelebrativo della comunicazione istituzionale della Regione Sardegna. Oddio nulla di nuovo sul “fronte occidentale”! Chi opera nel settore deve pur sforzarsi di abbellire un tale bestiarium, ma arrivare a scrivere – sulla base di ALCUNI dati rilevati dalla Camera di Commercio dell’Umbria – che i numeri dell’occupazione nell’Isola “dimostrano la validità dell’operato della Regione in favore di famiglie e imprese” e che “la Sardegna è impegnata in una forte azione di ammodernamento capace di incidere sull’occupazione e sullo sviluppo dei territori” va oltre “la somma delle cose reali“.
Un siffatto quadro grottesco, però, non potrebbe sorreggersi senza un valido “sostegno”: l’opposizione in Consiglio regionale. Che fine hanno fatto i contenuti, la promozione e la tutela dei diritti dalle parti degli scranni della minoranza? Anzi dove sono finiti alcuni consiglieri regionali? Difficile saperlo dato che ad oggi continuano a non essere pubblicati i dati della partecipazione al voto degli/delle “onorevoli” sardi/e.
Maggiore dovizia di dettagli – ovviamente non indispensabili – arrivano, invece, dalle parti dei “triti e ritriti” incontri territoriali per la ricerca del prossimo “bambino d’oro” da portare alla Presidenza della Regione… meeting salvifici e rigenerativi per coloro che non hanno mai dimostrato una grande capacità amministrativa e politica se non per le rispettive claque prive, peraltro, di alcun senso critico nonché estetico. Ci vorrà ben altro dalle parti della minoranza per mandare a casa “l’attuale non governo dell’Isola”.
Insomma, una battaglia tra il verme e la muffa – da capire a chi affidare le 2 parti – che difficilmente potrà appassionare i cittadini e le cittadine dell’Isola, sempre più disincantati e lontani da qualsiasi esempio di “alta politica”.
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