Schäuble: “Senza l’unificazione europea, non ci sarebbe l’unità tedesca”

Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e il Presidente del Bundestag tedesco Wolfgang Schäuble hanno commemorato la caduta del muro di Berlino avvenuta Il 9 novembre 1989.

Il Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha reso omaggio ai coraggiosi cittadini europei “che pacificamente, senza alcuna violenza, ma solo attraverso la forza delle proprie ragioni furono in grado di liberarsi del giogo cui per decenni erano stati sottoposti”.

Ha avvertito, tuttavia, che “la democrazia europea, i valori ed i principi su cui essa si basa purtroppo non sono irreversibili. Per questo è necessario l’impegno e la determinazione di tutti noi a loro difesa. Si tratta di una lotta che dobbiamo condurre giorno per giorno. Senza sosta”.

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“Da testimone di quei giorni straordinari a Berlino non posso non guardare con grande preoccupazione al ritorno, in Europa, di fantasmi che credevamo morti e sepolti sotto il peso della storia”, ha continuato, deplorando la rinascita dell’antisemitismo: “Penso ai tragici fatti di Halle, alla profanazione del cimitero ebraico a Randers, in Danimarca, e alle minacce di cui è stata fatta oggetto in Italia, la Senatrice Liliana Segre”.

David SassoliIl Presidente Sassoli ha anche sottolineato che oggi è l’anniversario degli attentati di Parigi e ricordato le vite perse quattro anni fa.

Il Presidente del Parlamento tedesco, Wolfgang Schäuble, ha dichiarato: “Senza l’unificazione europea, senza il desiderio degli europei di crescere insieme ad est e ad ovest, non ci sarebbe l’unità tedesca”. I tedeschi “non dimenticheranno mai” la fiducia che ha reso possibile la riunificazione, “nonostante le ferite che la seconda guerra mondiale, scatenata dalla Germania, aveva lasciato sul Continente”, ha detto Schäuble.

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Ha poi avvertito che i valori e la libertà europei non si diffondono senza opposizione e ha aggiunto: “L’ordine internazionale basato sulle regole è sotto pressione – la verità non conta più e l’egoismo nazionale prevale. Tuttavia, le questioni più urgenti – alimentazione mondiale, migrazione, cambiamenti climatici e sicurezza – possono essere risolte solo a livello globale. Dobbiamo superare meschinità, egoismo e paura”.

foto https://multimedia.europarl.europa.eu/

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