Sbrebrenica: 29 anni dopo l’Ue ricorda le 8300 vittime.
L’Alto Rappresentante dell’Ue, Josep Borrell , e il Commissario per il Vicinato e l’Allargamento, Olivér Várhelyi, sono intervenuti oggi alla vigilia del 29° anniversario del genocidio di Srebrenica per ricordare le 8300 vittime, tra ragazzi e uomini, assassinati dalle unità dell’Esercito della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina guidate dal generale Ratko Mladić, con l’appoggio del gruppo paramilitare degli “Scorpioni” nel luglio del 1995.
“Il genocidio di Srebrenica, perpetrato 29 anni fa, è una delle pagine più oscure della storia europea moderna. È nostro dovere onorare la memoria degli oltre 8.300 ragazzi e uomini sistematicamente assassinati sulle colline che circondano Srebrenica – si legge nella nota conginuta -. Chiediamo ai leader politici di rifiutare la retorica che semina divisione e di agire sulla base della verità, della giustizia, della fiducia e del dialogo. Per sanare le ferite del passato è importante riconoscere e insegnare i fatti storici, onorare la memoria delle vittime, identificare coloro i cui resti non sono stati ancora ritrovati e consegnare alla giustizia gli autori dei crimini. Tutto ciò è essenziale per affrontare le radici dell’odio che ha portato al genocidio. Dobbiamo – proseguono – costruire ponti insieme per consentire la riconciliazione. Riaffermiamo il nostro inequivocabile impegno per il futuro della Bosnia – Erzegovina all’interno dell’UE, come Paese unico, unito e sovrano”.
Unità che potrebbe, però, essere messa in discussione dall’esito delle prossime elezioni locali in Bosnia ed Erzegovina in programma il prossimo mese di ottobre 2024. Elezioni che potrebbero ulteriormente sostenere il progetto di indipendenza della Republika Srpska di Milorad Dodik.
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