Sardegna, approvati gli interventi nei sistemi idrici dell’Isola.

Il Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino ha approvato l’atto di indirizzo sugli interventi per l’ottimizzazione delle risorse, da destinare agli usi irrigui, nei sistemi idrici di alcune aree dell’Isola che, in relazione alle condizioni meteo-climatiche caratterizzate da scarse precipitazioni, presentano le carenze più forti sotto il profilo delle riserve accumulate.

Al tavolo il Comitato ha confermato gli interventi già decisi a novembre per i sistemi Nord-Occidentale (invasi Temo, Cuga, Bidighinzu e Surigheddu), Nord Sardegna (Pattada a Monte Lerno), Posada (invaso di Maccheronis) e Cedrino (invaso di Pedra’e Othoni) e ha disposto, in tali sistemi attualmente deficitari, l’assegnazione dei volumi idrici per uso irriguo per il primo trimestre 2023.

Varia il grado di riempimento degli invasi nei quattro sistemi idrici oggetto degli interventi. In alcuni casi con una sensibile riduzione rispetto all’anno precedente, i dati registrati a dicembre segnano il 36% di riempimento nel Lerno (contro il 63% dello stesso periodo nell’anno precedente), il 30% nel Bidighinzu (37% nel 2021), il 58% nel Cuga (invariato rispetto allo scorso dicembre), il 41% nel Temo (80% nel 2021), il 15% nel Posada a Maccheronis (6% nel 2021, determinato dai lavori di svaso del lago), il 15% nell’invaso di Pedra ‘e Othoni (67% nel 2021).

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Diversi gli interventi previsti, oltre a una generale azione di razionalizzazione e ottimizzazione dei consumi posta in essere dai Consorzi: “Si va dall’attivazione di risorse locali quali, per esempio, i pozzi di Bonassai e Tottubella, da parte del Consorzio di Bonifica della Nurra, che insieme al pozzo Sella e Mosca, già attivo, andranno a sgravare l’erogazione dal Cuga di circa 200 litri al secondo, all’implementazione degli impianti e dell’organizzazione gestionale da parte di Abbanoa e degli altri soggetti coinvolti,  quale precondizione per consentire il recupero dei reflui dalla depurazione delle acque nella città di Sassari e possibile  riutilizzo in agricoltura e, all’accelerazione per il completamento dei lavori sullo sbarramento di Monte Lerno, da parte di Enas, per il ripristino dell’intero volume utile per l’erogazione, oggi ridotto al 50%, prevedendo inoltre interventi di manutenzione delle adduttrici e degli acquedotti per ridurre gli sprechi”, precisa l’esponente della Giunta.

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I volumi d’erogazione programmati nel primo trimestre del 2023 per i quattro sistemi idrici ammontano complessivamente a circa 5,8 milioni di metri cubi: 1,97 milioni di metri cubi dal sistema idrico Temo-Cuga-Bidighinzu-Surigheddu; 1,5 milioni di metri cubi dall’invaso di Monte Lerno; 0,5 milioni di metri cubi complessivi da Maccheronis (sarà valutato un aumento di 0,3 milioni di metri cubi al mese per febbraio e marzo); 1,8 milioni da Pedra ‘e Othoni.

Il Comitato ha inoltre deliberato i volumi di approvvigionamento dal lago Cixerri, che a partire da metà gennaio dovrà assicurare il 50% del fabbisogno del potabilizzatore di Bau Pressiu, per garantire l’alimentazione dell’acquedotto del Sulcis anche in previsione di forte siccità.

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Foto di Marina Federica Patteri