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Santiago de Compostela e l’Overtourism: stop alle attività esclusivamente turistiche.

La lotta contro l’overtourism si intensifica in Europa, con Santiago de Compostela che ha adottato misure innovative per bilanciare il flusso turistico e la qualità della vita dei residenti. La città galiziana, famosa per essere la meta finale del celebre Cammino di Santiago, ha visto negli ultimi anni un incremento esponenziale del turismo, con ripercussioni significative sul mercato immobiliare e sul tessuto socio-economico locale.

Per contrastare questi effetti, l’amministrazione comunale ha introdotto regolamenti volti a limitare l’espansione delle attività commerciali esclusivamente dedicate ai turisti, come cambiavalute, depositi bagagli e negozi di souvenir. Inoltre, per frenare la crescita degli affitti turistici a breve termine, è stato imposto un tetto massimo di 60 giorni annui per le locazioni destinate ai visitatori. Questa strategia punta a conciliare il turismo con la vita universitaria della città, incentivando i proprietari a destinare le loro abitazioni agli studenti per dieci mesi all’anno e ai turisti solo nei restanti due.

Il problema dell’overtourism non è circoscritto alla Galizia: anche in Italia, regioni come la Sardegna affrontano sfide simili. L’isola, rinomata per le sue spiagge paradisiache e il suo patrimonio culturale, sta cercando soluzioni per gestire l’afflusso turistico senza compromettere la qualità della vita dei residenti. L’aumento degli affitti brevi, la speculazione immobiliare e la pressione sulle infrastrutture locali sono questioni che richiedono interventi mirati, come già avviene in altre città europee.

A livello comunitario, la Commissione Europea ha riconosciuto la gravità della crisi abitativa e ha istituito una Task Force per l’Edilizia Residenziale, operativa dal febbraio 2025, con l’obiettivo di coordinare gli interventi degli Stati membri e delle autorità locali. Inoltre, entro il 2026 verrà presentato un Piano Europeo per l’Edilizia Accessibile, con l’intento di analizzare le sfide del settore e promuovere buone pratiche come quelle adottate a Santiago de Compostela.

Nel frattempo, la Commissione si prepara a lanciare una Strategia per il Turismo Sostenibile e ha creato la Piattaforma Europea per il Turismo, che consentirà agli enti locali di condividere iniziative e soluzioni efficaci. Un ulteriore passo avanti sarà l’entrata in vigore, nel maggio 2026, del nuovo Regolamento UE sugli affitti brevi, che garantirà maggiore trasparenza e collaborazione tra le autorità pubbliche e le piattaforme di prenotazione.

Le esperienze di città come Santiago de Compostela e le sfide di regioni turistiche come la Sardegna dimostrano l’urgenza di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità, per garantire un turismo che sia realmente vantaggioso per tutti.

foto javier alamo da Pixabay.com