Sanità, Truzzu sulla proposta di Bartolazzi: “Straordinaria propensione all’autogol”.
La minoranza di centrodestra prova ad agitare la polemica politica. Dopo le “stucchevoli bordate” sulla comunicazione istituzionale e la continuità territoriale (qualcuno ha dimenticato chi ha governato l’Isola dal 2019 al 2024?), il gruppo di Fratelli d’Italia tira la volata della “filippica” sul tema della sanità e, in particolare, sulla proposta sostenuta dall’assessore regionale Armando Bartolazzi, mirata a rendere più allettante la possibilità di lavorare come medici di Medicina generale in Sardegna accedendo a posti di specializzazione in materie internistiche fuori borsa.
“Appena nominato assessore si era imprudentemente paragonato a Gigi Riva, autoproclamandosi come nuovo ‘Rombo di tuono’. Ma, dopo la soluzione prospettata per l’assenza dei medici di base in Sardegna, l’assessore Bartolazzi ha dimostrato di possedere, più che un sinistro fulminante, la straordinaria propensione all’autogol che fu di Comunardo Niccolai”, commenta il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Truzzu.
Un attacco che prosegue nella speranza di seminare il dubbio circa la conoscenza del territorio da parte dell’esponente “non sardo” della Giunta Todde: “Quindi – prosegue Truzzu – un giovane medico di base, ad esempio di Parma, dovrebbe lasciare la sua città per trasferirsi in Sardegna come medico di base, ad esempio a Esterzili, e frequentare la specializzazione di cardiologia a Cagliari. Poi, nelle ore libere (se gliene dovessero restare), magari fare anche le visite cardiologiche per ridurre le liste d’attesa. Peraltro, frequentare la scuola di specializzazione e seguire i pazienti è fortemente proibitivo, anche risiedendo in città. È chiaro che l’assessore romano in trasferta non ha alcuna contezza del territorio e delle caratteristiche della Sardegna”.