Sanità territoriale, Giuseppino Canu: “Ormai i giovani non vogliono più svolgere questa professione”.
Un intervento incentrato sul rapporto ricambio generazionale e sanità territoriale ha qualificato oggi, nel corso della discussione sulle linee programmatiche della Giunta Todde, l’intervento del consigliere regionale di Sinistra Futura, Giuseppino Canu.
L’esponente di maggioranza, in particolare, si è soffermatosulla crisi che vive il sistema sanitario regionale e ha criticato i comportamenti di alcuni dirigenti e direttori generali della Asl regionali, che negli ultimi cinque anni hanno “mortificato i lavoratori della sanità” portandoli a decidere di andare in pensione.
Il consigliere si è poi soffermato sull’importanza della sanità territoriale, che va ripensata e aiutata, anche creando micro team, perché ormai “i giovani non vogliono più svolgere questa professione per il carico enorme di lavoro e la troppa burocrazia. Scelgono, ha spiegato, altre specializzazioni”.
Speech critico anche verso i cosiddetti “medici a gettone” e sull’Ascot definita da Canu come “la negazione della medicina generale”. “La medicina generale è una bellissima professione anche fatta in periferia ed è importante valorizzare i centri di salute mentale, anche per sostenere le fragilità dei nostri giovani”.