Sanità, sarà rivista la delibera per l’abbattimento delle liste d’attesa.
La delibera per la ripartizione dei fondi per l’abbattimento delle liste d’attesa per le prestazioni mediche specialistiche sarà sospesa e sarà rivalutata in un tavolo di confronto regionale. E’ quanto emerso nel corso dell’audizione della commissione sanità del Consiglio regionale dopo la richiesta per una più equa distribuzione del budget avanzata dai commissari.
Una posizione portata avanti, in particolare, dal vice presidente Daniele Cocco (Leu), Antonello Peru (Udc Cambiamo), Gianfranco Ganau (Pd), Giorgio Oppi (Udc Cambiamo) e Pierluigi Saiu (Lega), resasi necessaria soprattutto in questo momento in cui la pandemia sta mettendo sotto pressione il sistema sanitario regionale sardo. Tema sul quale si è incentrato l’intervento del consigliere Oppi e del capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha parlato di 400 pazienti oncologici in lista d’attesa all’ospedale di Cagliari.
Pensiero condiviso dagli altri commissari, che hanno rilevato come ci siano patologie in cui il fattore tempo sia fondamentale per sperare in una prognosi favorevole. Il consigliere del Psd’Az, Stefano Schirru, ha poi posto l’accento sulla necessità di valutare la qualità e le apparecchiature dei centri da convenzionare, evidenziato come sia necessario non procedere verso chi non ha adeguato i propri strumenti diagnostici, per garantire prestazioni di alto livello a prescindere dalla posizione geografica ha sede la struttura.
Il collega di partito Gianfranco Mariano Lancioni ha, però chiesto che si presti la massima attenzione alla sanità pubblica, con l’acquisto di nuove apparecchiature sanitarie: “E’ necessario riservare la massima attenzione alla sanità pubblica, con l’acquisto di apparecchiature diagnostiche all’avanguardia, che consentano ai cittadini di poter scegliere di farsi curare nelle strutture pubbliche e non dover ricorrere a quelle private”.
Daniele Cocco e Pierluigi Saiu hanno, inoltre, sollecitato l’accelerazione dell’assegnazione delle sedi vacanti dei medici di base e dei pediatri.
Temussi e Tidore hanno poi affrontato il tema della pandemia, ricordando che la Sardegna è sopra la media nazionale per le vaccinazioni e che si prevede di arrivare all’immunità di gregge entro 25 giorni. Il commissario straordinario dell’ATS ha però affermato che permane il ritardo nella vaccinazione dei pazienti tra i 40 e 49 anni e che ci sono stati diversi decessi di cittadini di questa fascia di età, senza particolari patologie pregresse. L’età media delle morti, ha ricordato, si è abbassata molto e gli scomparsi sono quasi tutti sardi. Temussi ha anche spiegato che la conversione dei reparti dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari in reparti Covid è stata indispensabile per garantire i posti letto e percorsi non contaminati: “Non era possibile – ha spiegato – tenere aperto il Pronto soccorso di Is Mirrionis con 20-25 accessi di pazienti covid al giorno. Questo ha creato un maggior carico di lavoro per il Brotzu soprattutto nei giorni di Ferragosto, con 165 accessi, ma la situazione sta gradualmente tornando alla normalità con 110 accessi al giorno”.
Sui contratti in somministrazione, infine, il dg dell’assessorato regionale alla Sanità, Marcello Tidore, rispondendo alla consigliera Rossella Pinna (Pd), ha spiegato che per le attività amministrative dell’Ats si potrà utilizzare anche personale di categoria C, mentre per quanto riguarda il personale di categoria B, bisogna passare per l’Aspal, anche se nelle more sono stati prorogati i contratti del personale tecnico.
Nel corso della seduta sono intervenuti anche i consiglieri Domenico Gallus (Psd’Az) sulla situazione dell’Oristanese e del protocollo terapeutico a domicilio, Giuseppe Meloni (Pd) sulle prestazioni fornite dal Mater Olbia in regime di convenzione e a pagamento, Fausto Piga (FdI) sulla carenza di medici di base a Esterzili.