Salute, più di 350 milioni di persone rischiano di perdere l’assistenza sanitaria.

Oltre 350 milioni di persone in 44 Paesi del mondo, sono prive di un accesso corretto alle cure mediche. Numeri che evidenziano la necessità di agire in modo coordinato e sovrannazionale, sensibilizzando verso la difesa dei professionisti della salute, cooperanti, sostenendo la coesistenza pacifica e le popolazioni più vulnerabili.

Secondo la ricerca internazionale sulla salute globale, realizzata dalle sigle AMSI, UMEM, UNITI PER UNIRE, AISC E CO-MAI, negli ultimi due anni la diffusione delle malattie infettive è aumentata del 40%, con un incremento preoccupante di epatiti, gastroenteriti e altre patologie. Un dato allarmante, che rispecchia le gravi carenze in termini di cibo e acqua e la scarsità di strutture sanitarie adeguate, aggravata dalla fuga dei professionisti della sanità dai Paesi in via di sviluppo verso le nazioni più ricche.

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Ancora, nei Paesi poveri, sono aumentate del 25% le emergenze sanitarie, soprattutto in Africa, dove la fame e la mancanza di risorse come cibo, acqua e corrente elettrica continuano a essere fattori determinanti per la diffusione di malattie.

Un altro tema cruciale, per gli autori della ricerca, riguarda la fuga dei professionisti della sanità, che è aumentata del 36% negli ultimi due anni, portando a una grave carenza di personale nei Paesi più poveri. Fenomeno, in estrema sintesi, che contribuisce a gravi diserzioni sanitarie internazionali.