‘Salta’ la stabilità del patto di stabilità

“Oggi proponiamo la massima flessibilità per le nostre norme, un’iniziativa che permetterà ai governi nazionali di fornire sostegno a tutti: ai loro sistemi sanitari e al relativo personale, nonché alle persone così duramente colpite dalla crisi. Voglio assicurarmi di affrontare come meglio possiamo tanto l’aspetto umano della pandemia di coronavirus quanto quello socioeconomico”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha salutato la deroga al dogma del 3%, consentendo così agli Stati membri di “pompare denaro finché serve”.

Una scelta obbligata per la von der Leyen: “La pandemia di coronavirus è uno shock violento per l’economia europea e mondiale. Gli Stati membri hanno già adottato o stanno adottando misure di bilancio per aumentare la capacità dei loro sistemi sanitari e sostenere i cittadini e i settori particolarmente colpiti. Insieme al calo dell’attività economica, queste misure contribuiranno all’aumento sostanziale dei disavanzi di bilancio”.

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La proposta, che rappresenta un passo importante nella realizzazione dell’impegno della Commissione di avvalersi di tutti gli strumenti di politica economica disponibili, permetterà agli Stati membri di ritrovare quella flessibilità da tempo bloccata dalla normativa europea.

La Commissione e il Consiglio hanno già chiarito che la pandemia di coronavirus è un “evento inconsueto al di fuori del controllo del governo”. La Commissione ha pertanto deciso di proporre l’attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita.

La strategia della Commissione per contrastare l’impatto economico della pandemia di coronavirus include il ricorso alla piena flessibilità dei nostri quadri di riferimento per il bilancio e gli aiuti di Stato, con la mobilizzazione del bilancio dell’UE che consentirà al gruppo BEI di fornire alle PMI liquidità a breve termine e di destinare 37 miliardi di euro alla lotta contro il coronavirus nell’ambito dell’iniziativa di investimento in risposta all’emergenza sanitaria.

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L’odierna proposta segue l’adozione da parte della Commissione di un quadro temporaneo per gli aiuti di Stato onde consentire agli Stati membri di garantire una liquidità sufficiente a disposizione delle imprese di tutti i tipi e al fine di tutelare la continuità dell’attività economica durante e dopo la pandemia di coronavirus.