Russia: l’UE adotta il 13° pacchetto di sanzioni.

Il Consiglio europeo, forse per necessità di rimarcare il tenore della propria “democraticità”, ha adottato oggi, a due anni dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, il tredicesimo pacchetto di misure restrittive contro il regime di Putin.

“L’Unione europea mantiene alta la pressione sulla Russia. Oggi stiamo inasprendo le misure restrittive contro il settore militare e della difesa russo, prendendo di mira entità di Paesi terzi che forniscono attrezzature – (tipo gli Stati Uniti e la stessa Ue?) – nonché i responsabili della deportazione illegale e della rieducazione militare dei bambini ucraini. Rimaniamo uniti nella nostra determinazione a intaccare la macchina da guerra della Russia e ad aiutare l’Ucraina a vincere la sua legittima battaglia per l’autodifesa e a ripristinare la sua indipendenza, integrità territoriale e sovranità”, ha dichiarato l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell.

LEGGI ANCHE:  Energia: le conclusioni del Consiglio europeo.

Un 13° ‘pacco’ che prevede sanzioni per 106 persone e 88 entità ritenute artefici di “azioni contro la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina”.

Complessivamente, le misure restrittive dell’UE nei confronti di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina si applicano ora a oltre 2000 nominativi tra persone ed entità pubbliche e private.

Il Consiglio, in particolare, ha aggiunto 27 nuove entità all’elenco di coloro che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina. Saranno soggetti a restrizioni più severe sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo. Entità con sede in India, Sri Lanka, Cina, Serbia, Kazakistan, Tailandia e Turchia.

LEGGI ANCHE:  Il voto nei Paesi membri: in Francia "spacca" il partito della Le Pen.

Inoltre, la decisione odierna amplia l’elenco degli articoli soggetti a restrizioni che potrebbero contribuire al miglioramento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza russo aggiungendo componenti per lo sviluppo e la produzione di veicoli aerei senza pilota (UAV).

Infine, l’UE ha introdotto ulteriori restrizioni sulle esportazioni di beni che contribuiscono in particolare al potenziamento delle capacità industriali russe , come i trasformatori elettrici.

foto Copyright: European Union