Romani agli Stati generali dei giovani: “O si investe o il Paese non sarà competitivo”.

“Curiosità e protagonismo queste sono da sempre le ‘armi’ che i ragazzi hanno per affrontare il mondo. I giovani lombardi sono pronti a sporcarsi le mani in prima persona per costruire una società migliore. Penso a queste ragazze e questi ragazzi e guardo al futuro con ottimismo e fiducia”Così il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani ha chiuso la sessione di questa mattina degli “Stati Generali dei giovani” organizzati dalla Consulta Informagiovani di Anci Lombardia e da Regione Lombardia.

“Non dobbiamo avere paura di confrontarci con loro – ha sottolineato Federico Romani –. Le Istituzioni, oggi più che mai, devono avere la capacità di ascoltare i giovani per aiutarli a decidere cosa vogliono essere, non solo cosa vogliono fare”.

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Obiettivo dell’appuntamento in corso oggi e domani a Palazzo Lombardia è l’avvio della fase di attuazione della legge regionale “La Lombardia è dei giovani”, nata – prosegue Federico Romani – “per promuovere l’autonomia e il protagonismo dei ragazzi. E questa, credo, sia la parola chiave: i giovani devono diventare protagonisti del loro mondo”.

“Un compito che, in parte, stanno già svolgendo. Ogni giorno nelle loro comunità. Un giovane lombardo su due, infatti, fa o ha fatto un’esperienza di volontariato. Sono migliaia le ragazze e i ragazzi che si impegnano e dedicano tempo ed energie a chi è in difficoltà – ha concluso il presidente Romani -. Sono l’’esercito del bene’ che si mette al servizio delle persone più deboli. Da parte nostra, però, abbiamo il dovere morale di dare ai giovani la possibilità di coltivare i loro sogni. Un compito che è determinante per il loro futuro e per quello del nostro Paese. O si investe sui giovani o il Paese non riuscirà a restare competitivo”.

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