Rincaro delle materie prime, Meritocrazia Italia: “Urgono misure di compensazione”.
Dall’autunno 2020 è ripartita con gradualità la domanda di prodotti e servizi, ma le industrie di produzione, costrette a
tenere fermi gli impianti nella precedente primavera, non si sono fatte trovare pronte alla ripartenza. Così, al momento
del recupero della fiducia e della ripresa degli ordini, le scorte si sono rivelate insufficienti, determinando un incremento
esorbitante (in alcuni del 130%) dei prezzi di materie prime e semilavorati.
“Il problema – spiega Walter Mauriello, presidente di Meritocrazia Italia – riguarda certamente gli operatori economici delle commesse pubbliche, che avevano presentato la propria offerta nelle espletande procedure di gara prima del rincaro. Ma non sfuggono agli affanni neppure gli operatori del settore privato, fortemente interessato a un riequilibrio dei prezzi delle materie prime in considerazione delle misure di ripresa introdotte dal Recovery Fund ai fini del rilancio dell’edilizia privata”.
Utile ma certamente non risolutivo, ricordano dal movimento, è il decreto Sostegni bis, con il quale, in deroga alla disciplina ordinaria, è stata prevista, per gli appalti pubblici in corso di esecuzione al 24 luglio 2021, la possibilità per l’appaltatore di presentare alla stazione appaltante istanza di compensazione, a pena di decadenza entro quindici giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile di rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, dei prezzi dei materiali da costruzione più significativi.
Ma, al netto del conseguente effetto discriminante a carico degli affidatari di commesse pubbliche in caso di tardiva
presentazione dell’istanza di compensazione, rimane il nodo per il caro materiali nei lavori privati, che rischia di
pregiudicare la ripartenza dei relativi ambiti di intervento. Per questo, Meritocrazia Italia chiede all’Esecutivo Draghi di introdurre idonee misure di compensazione, a fronte del forte rincaro del costo dei materiali e delle materie prime,
anche a sostegno del settore privato delle costruzioni, analogamente a quanto previsto per il settore dei lavori
pubblici.
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