Riforma sanitaria. Il ‘no’ del Comitato Difendiamo il Microcitemico.

La riforma sanitaria entra nel vivo della discussione politica. Ieri, infatti, si è conclusa la discussione generale del Testo unificato della riforma del sistema sanitario regionale e lunedì inizierà l’esame dell’articolato del testo della riforma.

Una riforma che per la maggioranza di Governo riporterà la sanità nei territori e permetterà di migliorare i servizi per il cittadino attraverso il decentramento organizzativo del Sistema Sanitario Regionale.

D’altro canto la trasformazione dell’assetto della sanità sarda, vede anche numerosi oppositori, per i quali la riforma del centrodestra peggiorerà il servizio al cittadino, alimentando gli appetiti lotizzatori della politica regionale. Tra le voci che si sono espresse contro la riforma anche quella del Comitato Difendiamo il Microcitemico, ieri in assetto di protesta sotto il Palazzo del Consiglio Regionale, come confermato dal Presidente di Thalassa Azione Onlus, Matteo Pusceddu.

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Presidente, ieri il Comitato Difendiamo il Microcitemico ha protestato contro la riforma della sanità in Sardegna. Quali sono i motivi alla base del vostro malcontento?

La presenza del Comitato Difendiamo il Microcitemico (composto dalla nostra associazione e dalle associazioni Abos, Asgop, Astafos e L’altra cicogna) sotto il Consiglio regionale è una protesta contro la riforma della sanità in Sardegna e, in particolare, contro l’articolo che scorpora il Microcitemico dall’Azienda Brotzu per accorparlo alla costituenda Asl 8. Non c’è un progetto organizzativo per definire nel concreto questo trasferimento, nessuno ha spiegato ai pazienti quali possano essere i vantaggi, nessuno ha spiegato come verrà garantita la continuità delle cure, dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali. La Giunta vuole solo fare in fretta per creare delle poltrone, per la spartizione di potere, mentre non si parte dai reali e concreti bisogni dei cittadini e dei pazienti: carenza di personale nei reparti, macchinari per gli esami diagnostici, riduzione dei tempi di attesa per le visite, che già erano lunghi prima del blocco a causa della pandemia.

Politica e Università stanno dimostrando interesse per la salute dei pazienti?

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La politica, l’Università non dimostrano interesse per la salute dei pazienti perché, se realmente avessero a cuore ciò, avrebbero definito nei dettagli questo trasferimento o il paventato trasferimento del Microcitemico all’Azienda mista ospedaliera universitaria. Avrebbero convocato le associazioni di pazienti, gli operatori sanitari e ascoltato il loro parere, permesso loro di contribuire a riformare seriamente la sanità, di segnalare criticità e proporre cambiamenti, per capire quali siano le reali priorità. Nulla di tutto ciò è stato fatto.

Quali notizie pubblicate sugli organi di stampa reputate false?

Per quanto riguarda le notizie false, personalmente più che altro ritengo false alcune dichiarazioni che parlano di rimettere al centro i bisogni del cittadino quando in realtà non è stato fatto nulla di nulla per metterli realmente al centro. C’è solo l’intenzione di creare poltrone per gestire i giochi di potere all’interno della maggioranza.

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