Riforma del Servizio Civile. Giudizio contrario del Forum nazionale, Borrelli: “Un esercizio di potere antidemocratico”.
La riforma del Servizio Civile non va nella giusta direzione. Ne sono convinti i rappresentanti del Forum nazionale del Servizio Civile, intervenuti duramente sul riordino comunicato dalla ministra Fabiana Dadone e contro il disegno di legge delega che sarà esaminato dal Consiglio dei ministri: “Siamo preoccupati per l’ennesimo provvedimento che riguarda il Servizio Civile. Il disegno di legge delega al Governo, annunciato il 23 febbraio dalla ministra Dadone, che vorrebbe riformare, a distanza di pochissimo tempo, le politiche giovanili e il servizio civile universale è stato agito all’insaputa di tutto il nostro mondo, delle rappresentanze dei giovani, degli enti e delle sedi istituzionali in cui ci si confronta”. Un provvedimento, secondo il Forum, privo di una reale analisi dei bisogni e di concertazione con le parti interessate. “Non è un disegno di legge, è un esercizio di potere”.
“La riforma del Servizio Civile – si legge nella nota del Forum -, avvenuta con il DLgs n.40 del 2017, è stata l’esito di tre anni di consultazioni pubbliche, confronti collegiali, audizioni in parlamento e ascolto delle parti sociali. Non si possono sostituire questi processi democratici con gli esiti di consultazioni online, screditando il confronto reale a favore di un sondaggio, quantomeno discutibile, sulle esigenze e le aspirazioni dei giovani. Perché è da questi ‘sondaggi’ che nasce il disegno di legge delega proposto dalla ministra Dadone, non certo dall’ascolto e dal confronto reale con i giovani, gli enti e le rappresentanze strutturate”.
A far storcere il naso, in particolare, la soppressione dei piani annuali previsti dal D.Lgs n.40/2017 attraverso il D.L. n.152/2021 relativo al PNRR, che anticipano una misteriosa quanto preoccupante riorganizzazione della programmazione triennale degli enti. Ancora, la nascita del Centro Nazionale a L’Aquila “di cui nessuno sa spiegarne le finalità”, spiegano dal Forum” e la drastica riduzione dei tempi del bando per la selezione dei volontari, avvenuta contro il parere della Consulta del 13 dicembre, che ha portato per la prima volta gli enti ad avanzare ricorso al Tar.
Giudizio negativo anche sugli accordi quadro con altri ministeri per il servizio civile digitale, ambientale, dello sport, che per i rappresentanti del Forum “mortificano la progettualità a favore dei servizi, utilizzando il servizio civile quale forma surrettizia di appalto e trasformando i giovani da ‘volontari’ in ‘facilitatori digitali’ con compiti e responsabilità professionali che non devono in alcun modo competergli”.
Da qui la richiesta di intervento al Primo ministro Mario Draghi: “Chiediamo al presidente di opporsi all’approvazione in Consiglio dei Ministri di questo disegno di legge delega”.
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