Riccardo Magi: “Per Calenda patto con +Europa è saltato”.
A Roma si dice “famo a capisse”. A dirlo il deputato di +Europa, Riccardo Magi, affidatosi oggi alla variante dialettale romana per stigmatizzare l’uscita di scena dall’alleanza con il Partito Democratico di Carlo Calenda. Un post, quello del deputato radicale, per ripercorrere le fasi del matrimonio (mai consumato) tra Azione e il partito del Segretario Enrico Letta.
Legame spezzato nonostante l’accordo sulla bozza di accordo con il PD in cui Calenda, ricorda Magi, avrebbe dettato le condizioni per l’alleanza: elementi accettati in toto da Enrico Letta tra cui il fatto che Fratoianni, Bonelli e Di Maio – che tutti sapevano sarebbero stati nella coalizione – non fossero candidati nei collegi uninominali. Successivamente, prosegue la narrazione a mezzo social di Magi “Calenda, +Europa e il PD firmano un patto davanti alle telecamere. Letta, come concordato nel patto, sigla un accordo elettorale con altri partiti ma ribadisce che l’accordo programmatico e di Governo è quello con noi”. Da qui l’attacco di Calenda a Renzi per la sua idea di andare solo che “favorirà solo la destra”, prosegue Magi.
Dopo aver sbattuto la porta all’alleanza con il PD il partito di +Europa – lo stesso con il quale pochi giorni fa Azione aveva presentato il manifesto politico per le elezioni del 25 settembre – ha chiesto a Calenda un incontro. Richiesta negata, ha ricordato oggi Magi nel suo post su Facebook. Un messaggio che non può che far trapelare una certa ‘acrimonia’ verso il gap di pazienza del leader di Azione: “Mentre noi convochiamo una direzione di +Europa per prendere una decisione lui – Calenda – avvisa i suoi che il patto di Federazione con +Europa è saltato (peccato scoprirlo cosi)”, conclude Magi.
foto www.facebook.com/RiccardoMagiRadicali