Riaperture serali, Antonello Peru: “Si fatica a comprendere la ratio di certe decisioni”.

Consentire o non consentire l’apertura di bar e ristoranti anche la sera? Una domanda, nonostante i dati confortanti nell’Isola, che tarda a trovare una risposta, con buona pace per i tanti pubblici esercizi sardi. Una constatazione sulla quale è intervenuto oggi l’esponente regionale di UDC-Cambiamo, Antonello Peru: “Da mesi chiedo che le restrizioni non siano solo uno strumento penalizzante per determinate categorie e settori produttivi. In alcuni casi si fa davvero fatica a comprendere anche la ratio di certe decisioni che la sera non limitano gli assembramenti ma semplicemente li spostano da un luogo ad un altro. Non si capisce – ha aggiunto Peru – il motivo per il quale il virus nei ristoranti e nei bar si possa diffondere soprattutto nelle ore serali mentre all’ora di pranzo lo si possa contenere anche tenendo aperti i locali”.

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Un intervento a dir poco logico e rispettoso nei confronti della serietà dei tanti esercenti che, nel corso dell’evoluzione della pandemia, hanno dovuto riadattare le proprie attività al virtuosismo dei tanti protocolli introdotti dal precedente Governo Conte: “La differenza la fanno il rispetto delle norme di sicurezza da parte di bar e ristoranti, cosa che già avviene nella stragrande maggioranza dei casi, il comportamento responsabile dei cittadini, che in questi mesi hanno imparato a convivere con le regole di distanziamento e con l’utilizzo delle mascherine, e un adeguato sistema di controlli per evitare che qualcuno venga meno a quanto disposto per limitare i contagi. E lo stesso discorso lo possiamo fare anche per cinema, teatri e palestre”.

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Proprio la carenza dei controlli da parte delle forze dell’ordine, purtroppo, resta uno dei grandi temi irrisolti all’interno della narrazione della gestione dell’epidemia. Un aspetto sollevato raramente da parte di certi amministratori locali, a tutto vantaggio delle paternali a mezzo social.

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