Revolving Doors e tutela degli interessi dell’UE, Veronica Joron: “250 funzionari operano all’interno dei 5 Big Player del digitale”.

Assicurare la trasparenza all’interno delle istituzioni europee e far emergere l’attività di di lobbying per conto di gruppi industriali da parte degli esponenti politici, ovvero contrastare il fenomeno delle ‘porte girevoli’. Questo l’obiettivo dell’intervento dell’eurodeputata del gruppo ID, Virginie Joron, secondo la quale sarebbero ben 250 i funzionari dell’UE operanti nei 5 Big Player del digitale (Amazon, Google, Microsoft, Facebook ed Apple).

“All’amministrazione di Bruxelles – scrive la deputata di Identità e democrazia – piace parlare di autonomia strategica dell’Europa, ma i francesi non hanno dimenticato come la Commissione abbia approvato in modo bizzarro l’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft, e di WhatsApp e Instagram da parte di Facebook, dopo aver respinto i progetti avanzati da diverse aziende francesi, come la Pechiney. Le grandi aziende del digitale – ricorda Joron – hanno divorato oltre 400 aziende nell’ultimo decennio e, secondo dati LinkedIn, oltre 250 ex funzionari della Commissione europea stanno lavorando ora per Amazon (130), Google (89), Microsoft (55), Facebook (51) e Apple (23)”.

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In considerazione della dimensione del fenomeno, la rappresentante di ID, ha chiesto alla Commissione di riferire sul numero dei funzionari dell’UE ed ex membri della Commissione ora impiegati tra i giganti della tecnologia, e, ancora, sulle procedure attuate – con il coinvolgimento dell’ufficio antifrode OLAF – per la verifica dell’esistenza di pagamenti impropri legati allo svolgimento dei propri compiti all’interno della Commissione, in particolare in materia di concorrenza.

Sul tema è intervenuto il Commissario Hahn, confermando che “la Commissione non può confermare i numeri asseriti dall’onorevole parlamentare” e che “ai sensi degli articoli 12 ter, paragrafo 1, e 40, paragrafo 1, dello Statuto del personale, lasciare per motivi personali il proprio lavoro è concesso ai funzionari solo in circostanze eccezionali, dopo un’approfondita valutazione. Attività occupazionali che implicano attività di lobbying o advocacy sono severamente vietati”.

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Ancora, prosegue Hahn, “ai sensi dell’articolo 16 SR, gli ex funzionari devono informare la Commissione in caso di assunzione. Dove necessario, la Commissione può vietare un trasferimento di lavoro. L’Ufficio europeo per la lotta antifrode – conclude Hahn – svolge indagini amministrative su casi di frode, corruzione e qualsiasi attività illegale che possa ledere il bilancio dell’UE. L’Ufficio può indagare su denunce in relazione all’esercizio dell’attività professionale da parte di
ex membri della Commissione”.

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