Report sull’islamofobia in Europa. La risposta della Commissione
Nei mesi precedenti alcuni eurodeputati avevano richiesto alla Commissione Europea informazioni sul finanziamento al rapporto sull’islamofobia in Europa nel 2018, pubblicato dalla Fondazione per la ricerca politica, economica e sociale (la SETA), un think tank turco legato al Presidente Erdogan. Nel rapporto turco diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, sono stati categorizzati come islamofobici.
In risposta alle numerose interrogazioni parlamentari è recentemente intervenuto il Commissario europeo per l’allargamento e la politica di vicinato, Olivér Várhelyi: “Il rapporto sull’islamofobia in Europa nel 2018 è il risultato di un progetto che fa parte del programma ‘Dialogo della società civile Unione Europea-Turchia’ , finanziato dallo strumento di assistenza preadesione (IPA). Il programma rientra nell’anno di programmazione IPA 2015 per la Turchia. All’epoca, la modalità di attuazione di questo programma, come di altre iniziative, era la gestione indiretta da parte della Turchia. La gestione del programma era stata affidata al dipartimento UE del ministero turco degli Affari esteri. La Commissione non è intervenuta nella procedura di selezione dei progetti da finanziare nell’ambito del programma”.
La funzione della Commissione non prevedeva l’analisi del contenuto, per l’ungherese Vàrhelyi: “Il ruolo della Commissione è stato garantire l’applicazione di norme rigorose alle modalità di attribuzione delle sovvenzioni, in particolare trasparenza e parità di trattamento. Alla luce di ciò, la Commissione non è responsabile del contenuto del materiale di comunicazione e dei rapporti stilati dai contraenti, dai partner esecutivi o dalle organizzazioni internazionali e prodotti con l’assistenza finanziaria dell’UE: la responsabilità è esclusivamente del destinatario dei fondi”.
Più nello specifico il Commissario della Commissione Von Der Leyen, ha voluto prendere le distanze dal contenuto del testo turco: “Il rapporto della Fondazione per la ricerca politica, economica e sociale (SETA) non rappresenta le opinioni della Commissione né è sostenuto in alcun modo da essa. La Commissione è fermamente contraria a tutte le forme di intolleranza, razzismo e discriminazione, incluso l’odio anti-islamico, il quale è incompatibile con i valori e i principi su cui l’UE si fonda. Il contratto con la SETA ha un valore di 126 951,81 EUR, di cui l’UE finanzia il 90% e dal 2017 la Commissione ha smesso di affidare alla Turchia la gestione dei fondi dell’UE a sostegno della società civile”.