Regolamento Dublino, Azmani: “In Italia trasferimenti sospesi per mancanza di strutture di accoglienza”.
Lo scorso mese di aprile 2023, l’eurodeputato del gruppo Renew Europe, Malik Azmani, aveva chiesto l’intervento della Commissione Ue dopo la decisione di non autorizzare più i rimpatri dei richiedenti asilo in Italia ai sensi del Regolamento di Dublino, da parte del Segretario di Stato per la Giustizia e Sicurezza dei Paesi Bassi.
Mentre in base al principio di fiducia reciproca gli Stati membri dovrebbero poter presumere che un altro Stato membro non violi i diritti umani previsti dal sistema comune di asilo, la Corte olandese ha concluso che ai richiedenti asilo rimpatriati in Italia, ai sensi del regolamento Dublino, non veniva offerta accoglienza. Azione motivata dalla mancanza di strutture di acoglienza.
“Dall’inizio di quest’anno – si legge nell’interrogazione di Azmani dello scorso aprile – l’Italia si trova ad affrontare un numero eccezionalmente elevato di arrivi irregolari. Nel dicembre 2022 l’Italia ha inviato una lettera a tutti gli Stati membri affermando che i trasferimenti previsti dal Regolamento Dublino dovrebbero essere temporaneamente sospesi a causa della carenza di adeguate strutture di accoglienza”.
Da qui la richiesta dell’esponente di Renew Europe per conoscere come è stata valutata la situazione delle strutture di accoglienza italiane dalla Commissione von der Leyen.
Lo scorso martedì, a nome della Commissione europea, Ylva Johansson, ha confermato che in occasione dell’ultima riunione del Comitato di contatto di Dublino, tenutasi nel maggio 2023, gli Stati membri “hanno fornito un aggiornamento sull’attuazione della tabella di marcia, compresi gli sforzi compiuti per aumentare la capacità di accoglienza” e ancora che “la Commissione sta preparando un documento di lavoro sulle buone pratiche emergenti”.
“La Commissione ha recentemente approvato un’azione per migliorare le condizioni di accoglienza a Lampedusa finanziate attraverso l’assistenza di emergenza del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (in aggiunta alla dotazione per l’Italia di 513 milioni di euro per il periodo 2021-2027 nell’ambito del suo programma nazionale) e il sostegno operativo dell’Agenzia dell’UE per l’asilo. L’Italia – ha confermato la commissaria europea – è attualmente il principale beneficiario di ricollocazioni nell’ambito del Meccanismo volontario di solidarietà (circa la metà delle ricollocazioni attuate finora provengono dall’Italia)”.
In materia di procedure di infrazione, infine, l’esponente della Commissione von der Leyen ha confermato l’invio di lettere di costituzione in mora nel gennaio 2023 a Belgio, Grecia, Spagna e Portogallo, per il recepimento non corretto di alcune disposizioni. Esistono inoltre altre procedure di infrazione attive relative alle condizioni di accoglienza negli Stati membri“.