Registro delle gravidanze in Polonia, Biedron e Rafaela: “Ennesimo tentativo del governo polacco di privare le donne del loro diritto alla privacy e alla libertà”.
Lo scorso 8 novembre 2021 il Ministero della Salute polacco ha pubblicato una proposta di modifica dell’ordinanza del Ministro della Salute del 26 giugno 2020 sul trattamento dei dati medici che dovranno essere trasferiti da tutti i fornitori di servizi medici al sistema informativo medico nazionale. Segnalazione che diventerà obbligatoria dal 1° luglio 2022.
Una decisione che per gli eurodeputati Robert Biedron (S&D) e Samira Rafaela (Renew) potrebbe mettere a repentaglio la sicurezza delle donne polacche: “I dati trasferiti – ricordano i due firmatari di un’interrogazione parlamentare – dovrebbero includere informazioni sulla gravidanza. Questo potrebbe rappresentare l’ennesimo tentativo del Governo polacco di privare le donne del loro diritto alla privacy e alla libertà, compreso il diritto all’aborto”.
Sulla questione è intervenuto il Commissario Didier Reynders, ricordando che i “poteri legislativi in questo campo sono di competenza esclusiva degli Stati membri, i quali sono responsabili della definizione della loro politica sanitaria”. Sulla possibilità di attivare una procedura di infrazione l’esponente della Commissione von der Leyen, ha rimarcato che “continuiamo a monitorare gli sviluppi negli Stati membri, incoraggiandoli a rispettare i diritti fondamentali e i valori dell’UE. Gli Stati membri – ha proseguito – devono rispettare i diritti fondamentali che li vincolano in virtù dei propri impegni ai sensi del diritto internazionale, compreso il diritto alla vita privata ai sensi dell’art 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. L’accesso ai dati sanitari dovrà essere in linea con lo scopo della raccolta, ovvero per fornire cure mediche”.
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